Corriere della Sera, 27 agosto 2022
Porsche in Borsa, vale fino a 85 miliardi
Dopo rumors e indiscrezioni, Volkswagen conferma l’Ipo di Porsche. La casa di Wolfsburg, che detiene l’intero capitale del produttore di auto di lusso, si è assicurata la presenza di una domanda sufficiente a coprire l’intera offerta, con valutazioni comprese tra i 60 e gli 85 miliardi di euro. L’operazione dovrebbe avere il via libera ufficiale dal consiglio di sorveglianza per quotare il marchio dei bolidi sulla piazza di Francoforte a inizio di settembre. Investitori di spicco, tra cui T Rowe Price Group Inc. e Qatar Investment Authority, hanno già manifestato interesse a sottoscrivere l’offerta iniziale. Porsche ha anche sondato imprenditori come il fondatore delle bevande energetiche Red Bull, Dietrich Mateschitz, e il presidente di Lvmh Bernard Arnault. Si tratta di una delle Ipo più grandi d’Europa. Il fatturato 2021 del marchio di Stoccarda è stato di 33,1 miliardi di euro (+ 15% sul 2020).
L’accordo per la quotazione di Porsche Ag tra Volkswagen e Porsche Se (il veicolo di investimento delle famiglie Porsche e Piech che controlla il 53% dei diritti di voto nella struttura azionaria di Volkswagen) prevede che il capitale di Porsche venga suddiviso per il 50% in azioni ordinarie con diritto di voto e per il 50% in azioni privilegiate senza diritto di voto, e che sul mercato vadano solo quest’ultime in una percentuale massima del 25%. Contestualmente Porsche Se rileverà il 25% più un’azione ordinaria di Porsche Ag, ad un prezzo maggiorato del 7,5% rispetto alle privilegiate, mantenendo la maggioranza assoluta dei diritti di voto, oltre che in Volkswagen, anche in Porsche, con un’operazione che verrà in parte finanziata da Volkswagen attraverso la distribuzione del 49% degli incassi sotto forma di dividendo straordinario. Le famiglie Porsche e Piech, che controllano il gruppo Vw attraverso le azioni con diritto di voto, riceverebbero un dividendo speciale per finanziare l’acquisto di una quota di minoranza di blocco in Porsche. Oliver Blume, chiamato a guidare Volkswagen al posto di Herbert Diess, resterà ad di Porsche anche dopo il debutto sui listini.