Corriere della Sera, 27 agosto 2022
Parla Sara Battisti, compagna di Albino Ruberti
Sara Battisti, altro che calcio: su quell’«inginocchiati o ti ammazzo», urlato dal suo compagno, Albino Ruberti, indaga la procura. E sulla diffusione del video sono state fatte molte ipotesi, per alcuni nasconderebbe l’ombra di un ricatto.
«Quale ricatto?»
Lei può fare delle ipotesi?
«No, io e Albino siamo trasparenti. Diciamo sempre la verità, forse scomoda per qualcuno».
A cosa e a chi si riferisce?
«Non lo so. Ma provo un dispiacere profondo all’idea che qualcuno possa aver costruito ad arte questa cosa per colpire qualcun altro. Qualcuno magari persino nel mio partito. E mi chiedo perché, invece di affrontare un dibattito, fai una roba del genere...».
Ripartiamo dalla lite.
«Eravamo in campagna elettorale per il sindaco di Frosinone. C’era stata un’iniziativa con Enrico Letta».
C’era anche lui?
«No, no. Si era fatta ora di cena e siamo andati a mangiare tutti insieme. È normale che parlassimo di politica, e delle future elezioni regionali. C’erano diversità di vedute tra noi “zingarettiani” che sosteniamo Gasbarra e chi invece voleva appoggiare la candidatura che c’era appena stata di Leodori».
Sulle chat pubblicate da La Verità sembra che lei fosse entrata in rotta di collisione con il consigliere regionale Mauro Buschini. Lui dicendo «non porto neanche un voto a Sara» avrebbe irritato Ruberti. Non è così?
«Che ci fossero diversità di vedute sì. Ma screzi no. È una ricostruzione che non sta in piedi. Da quando Albino ha lasciato la Regione non si vede più con Mauro. Quando glielo avrebbe detto?».
All’evento elettorale?
«Io c’ero. Albino no».
E a lei non l’ha detto?
«Mai. Ma poi era maggio. Le Regionali erano lontane. Infatti Albino diceva: perché vi scontrate su questa cosa che ancora non esiste? Ma la sua non era un’ingerenza politica. Sono la sua compagna, se anche facesse l’operaio Fiat direbbe la sua su di me».
Quella sera l’ha detta?
«Sì. Ma non esiste questa trama che ci si sta costruendo sopra».
Che trama?
«Che si stava organizzando una campagna elettorale con scambio tra voti e polizze assicurative».
Ecco, le polizze. Lei e Buschini siete consiglieri della Regione Lazio che tramite la Asl di Frosinone ha acquistato polizze da Vladimiro De Angelis...
«Sì, ma sono stati già fatti controlli. È tutto regolare».
Nelle chat si dice che lei dopo la lite era in lacrime.
«Adriano Lampazzi è il marito della mia migliore amica. E a vederlo litigare in quel modo con Albino per una cavolata...».
Quale: il gol o altro?
«Parlavano del gol, Albino gli ha detto una cosa tipo: “Ma hai bevuto?”. E lui è impazzito. Gli ha urlato di tutto».
Ma come si arriva al “me te compro” di Vladimiro?
«Vladimiro era lì perché era passato con la moglie a salutare il fratello, Francesco. Ha provato a calmare i litiganti, Albino e Lampazzi».
Offrendo qualcosa?
«Ma no! Quello è un modo di dire. Lui era seccato perché non smettevano. E ha detto: “Basta. Non me ne frega niente delle vostre liti. Io faccio un altro mestiere. Io me te compro”. Tutto il resto è inventato di proposito. Anzi spero che, se ci sono altri video, vengano fuori così si chiarisce la verità».
Teme un complotto?
«Leggo che l’ex sindaco di Frosinone dice di aver visto il video. E che avevano provato a darlo anche a”loro”, e mi domando chi? A che scopo? E se penso che può essere qualcuno del mio partito qualche domanda me la faccio...».
Che domanda?
«Vale la pena?».
E che si risponde?
«Non sono ossessionata dalla politica. Per la politica non ho fatto un patto col diavolo...».