La Stampa, 27 agosto 2022
Moderna fa causa a Pfizer-Biontech
Scoppia la guerra legale tra i due giganti della lotta al Covid. Ad aprire il fuoco sui vaccini è Moderna, che nelle azioni legali depositate negli Usa e in Germania accusa Pfizer e Biontech di aver copiato la propria piattaforma mRna brevettata nel decennio precedente alla pandemia. «Questa tecnologia rivoluzionaria è stata fondamentale per lo sviluppo del vaccino mRna Covid-19 di Moderna, Spikevax – fa sapere l’azienda -. Non chiediamo la rimozione del vaccino concorrente, Comirnaty, dal mercato, ma ci aspettiamo che Pfizer e Biontech compensino Moderna per l’uso continuo delle nostre tecnologie brevettate». La posta in gioco nello scontro è alta. Pfizer, Moderna e Biontech stimano di generare quest’anno 52 miliardi di dollari dalle vendite del vaccino. Solo lo scorso anno Pfizer ne ha realizzati quasi 37 e Moderna 18.
In Italia intanto continua la risalita del virus. Dopo settimane di calo, mentre diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari, l’incidenza settimanale dei nuovi casi censiti è tornata a salire. Nel periodo 19-25 agosto si sono attestati a 277 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 260 registrati la settimana precedente (12-18 agosto). Il dato emerge dal monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, che conferma per la prima metà di agosto il calo sia dell’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici di Covid-19 (0,74) sia dell’indice di trasmissibilità (0,75), attestati entrambi sotto la soglia epidemica.
A documentare la diminuita pressione sugli ospedali il confronto tra i dati rilevati dal ministero della Salute il 18 e il 25 agosto: il tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva è sceso dal 2,7% al 2,4%; l’occupazione nei reparti di area medica è scesa dall’11,10% al 9,4%. Tre, infine, le Regioni classificate a rischio moderato, mentre le restanti 18 e le Province autonome sono classificate a rischio basso. Intanto, il bollettino quotidiano di ieri ha attestato a quota 21.998 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia (23.438 il giorno precedente) e 148.412 i tamponi effettuati (154.143 il giorno prima), con una percentuale complessiva di positivi del 14,8% (15,2% il giorno precedente) e un totale di 99 morti e 3 posti letto in meno occupati in terapia intensiva. I conteggi aggiornati quotano dunque a 21.767.060 il numero totale delle persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia, a 175.226 il totale delle vittime da febbraio 2020 e a 62.999.552 il totale delle persone testate, indipendentemente dal numero di tamponi effettuati.
E mentre l’Iss ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate (mascherina, areazione, igiene delle mani, assembramenti) e sottolinea l’importanza di vaccini e richiami per mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia, i riflettori sono accesi sul prossimo autunno-inverno, quando Omicron 5 ora dominante in Italia al 93,4% potrebbe venire scalzata da nuove varianti. L’ultima novità è “Centaurus”, nome in codice BA.2.75, che se fosse in grado di prevalere avrebbe maggiore capacità di legarsi ai recettori delle nostre cellule risultando pericolosa.