Il Messaggero, 27 agosto 2022
Sempre più donne pilote di aerei
Cielo sempre più tinto di rosa. Civile, militare, spaziale, il volo oggi può contare sulla presenza femminile con un trend che è andato sempre aumentando di anno in anno. La conferma arriva dal numero sempre maggiore di donne che intendono diventare pilota, così come sono sempre di più quelle che intraprendono un percorso di studi già dalle scuole superiori. La stessa Accademia Aeronautica di Pozzuoli registra un costante incremento di domande: fu proprio lì che, nel 2000, vennero ammesse le prime 21 donne soldato della storia italiana, di cui 16 proprio per il ruolo di pilota. Ed è boom anche nelle scuole di volo, dove sempre più giovani decidono di iscriversi una volta preso il diploma, dal liceo classico all’istituto tecnico, la passione per l’aria non conosce distinzioni di settori scolastici. Se dieci anni fa erano pochissime le ragazze che frequentavano i corsi da pilota commerciale, oggi superano anche il 15% dei nuovi cadetti.
«La nostra scuola è ovviamente aperta a tutti racconta Lorenzo Mezzadri, presidente dell’Italian Flight Safety Committee (IFSC), che opera nel settore della sicurezza del trasporto aereo, e direttore responsabile dell’Urbe Aero Flight Academy, all’interno dell’Aeroporto Roma-Urbe E posso confermare che la presenza femminile è costante e molto apprezzata: le compagnie aeree commerciali per le quali noi formiamo i piloti si rivolgono alle donne per la loro preparazione, puntualità, affidabilità». Una vera svolta che si spiega anche con le nuove modalità di guida di un aeroplano. «In passato era necessario un maggiore sforzo fisico spiega Mezzadri Mentre adesso ci si interfaccia con un computer e le donne hanno dimostrato di saperlo perfettamente gestire».
I NUMERI
Il trend ha avuto un’impennata a partire dagli anni Duemila, con l’affermarsi delle compagnie low-cost. Proprio la britannica EasyJet, nel 2015, ha lanciato il programma Amy Johnson Flying Iniziative, per bilanciare la presenza femminile all’interno della cabina di comando. Il progetto porta il nome dell’aviatrice britannica Amy Johnson, la prima donna a volare dal Regno Unito all’Australia.
Una carriera dedicata al volo comincia dalla formazione e tra gli adolescenti sono sempre di più le ragazze pronte a entrare in un mondo che in passato ero esclusivamente al maschile. Non stupisce che l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, abbia scelto Alice Trevisan, 17 anni originaria di Seriate (BG) e studentessa dell’Istituto Aeronautico Antonio Locatelli di Bergamo, tra le tre donne recentemente premiate per il loro impegno. La motivazione: è la «più giovane ad aver conseguito nel 2021 la licenza PPL(A)», la Private Pilot License, primissima certificazione per l’abilitazione a pilotare un aereo.
Maggiore presenza femminile anche in occasione di manifestazioni, così come è successo nel corso di Fly Future 2022, evento dedicato agli appassionati dell’aviazione, in particolare ai giovani desiderosi di iniziare una carriera nel settore del volo, anche spaziale, che si è svolto presso l’Università Europea di Roma. Tra gli interventi della due giorni romana quello di Francesca Longhi, che a febbraio è diventata la prima donna ad aver superato i nuovi Corsi Comando di ITA Airways assumendo la carica di comandante di ruolo. nDonne che ricoprono la carica di pilota sono operative in tutte le Forze Armate italiane. Nel 2021 Erika Raballo, 26 anni di Alba, è diventata la prima donna pilota di velivoli da combattimento della Marina Militare.
LO SPAZIO
Anche lo spazio si sta tingendo sempre più di rosa, forte di una personalità come Samantha Cristoforetti. Nella prima selezione per i futuri astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) su 159 ad aver superato la prova 37 sono donne.