il Fatto Quotidiano, 25 agosto 2022
Per il giudice dire “scimmia di merda” non è razzismo
Dieci giornate di squalifica al calciatore Michele Zullo e 250 euro di multa alla sua squadra, il Sant’Angelo Limosano (Campobasso), per insulti razzisti che tuttavia non “etichettano come assolutamente razzista” il calciatore. Perché? L’espressione incriminata (“scimmia di merda”) all’indirizzo di Lamine Sow calciatore di origine senegalesi della squadra avversaria del Lokomotiv Riccia, è certamente un comportamento grave e deplorevole, ma presumibilmente frutto di un fallo da reazione: insomma più che razzismo c’entra la trance agonistica. È quanto ha stabilito il Tribunale Federale Territoriale per l’episodio accaduto alla fine del marzo scorso in Molise, durante la partita di calcio di prima categoria.