Corriere della Sera, 22 agosto 2022
Tutto sulle nozze bis tra Jennifer Lopez e Ben Affleck
Una flotta caotica di droni, elicotteri, l’esercito di paparazzi appostati sugli alberi al di là del fiume con i teleobiettivi a altissima risoluzione (e non stupirebbe l’uso di satelliti-spia vista la qualità sgranatissima delle immagini) ha fatto strame della velleitaria, inutile no-fly zone imposta preventivamente dalle volonterose autorità di Riceboro, Georgia, nel cielo sopra Hampton Island.
Così il mondo ha potuto vedere praticamente in diretta dall’isoletta privata costellata di villone multimilionarie in stile neoclassico le nozze (tecnicamente nozze-bis, dopo il matrimonio privatissimo a sorpresa a Las Vegas il 16 luglio, annunciato dalla sposa via social media a cose fatte) tra Jennifer Lopez e Ben Affleck. L’esclusiva «bruciata» a qualche rivista o canale tv (in una delle immagini più a fuoco si vede un cameraman di fronte agli sposi che alza la testa per guardare il drone che li sta riprendendo) ci ha fatto vedere in anteprima gli abiti: lei in bianco, dal lunghissimo strascico in pizzo di Ralph Lauren Couture, e lui in smoking bianco dai revers a lancia che gli faceva risaltare il fisicaccio (lo smoking ai matrimoni è una brutta tradizione americana). Tutti gli invitati in bianco per diktat degli sposi che avevano imposto il «dress code» (papillon non obbligatorio: molti uomini apparivano serenamente scravattati, fors’anche per i 34 gradi di temperatura con umidità al 61%).
Invitati che erano circa 250 a giudicare dalle seggioline bianche filmate dal drone nel giardino della villa di Affleck. Officiante non un religioso tradizionale ma, molto hollywoodianamente, il famoso podcaster e life coach Jay Shetty che ai suoi 11,5 milioni di follower su Instagram predica il verbo transnazionale del «self-help». Presenti gli amici di lunga data di Affleck – Matt Damon, il regista Kevin Smith, l’attore Jason Mewes, l’agente di Ben, Patrick Whitesell – ma non il fratello Casey. C’erano invece i cinque figli di Affleck e Lopez – i tre avuti dal matrimonio di Ben con Jennifer Garner, Violet, 16 anni, Seraphina, 13, e Sam, 11; i gemelli di J-Lo avuti da Marc Anthony, Emme e Max, 14 anni. I più felici di tutti devono essere però i residenti di Riceboro, che non soltanto hanno incassato il benefico indotto di tutti quegli invitati tra hotel e auto a noleggio e security, ma anche e soprattutto perché le nozze Affleck-Lopez lasceranno alla cittadina della Georgia un regalo utile: la sposa aveva nei mesi scorsi constatato le condizioni non ottimali dell’asfalto delle strade che portano alla villa, che sono state riasfaltate a spese di Affleck.
Le nozze Affleck-Lopez (50 anni lui, 53 lei: seconde nozze per lui, quarte per lei) sono un evento significativo per il pubblico della generazione X, i nati tra il 1965 e il 1980. Meno potenti dei baby boomer, meno corteggiati dei millennial e meno mediatici della giovanissima generazione Z, i membri della generazione X ritrovano oggi una famosa coppia della loro gioventù, unita dal 2000 al 2004 e poi divisa dalle circostanze della vita. E allora riecco Ben e Jennifer, oggi mostruosamente identici (misteri di Hollywood) ai se stessi dei vent’anni fa, indicare se non una via d’uscita alla tristezza dell’incipiente mezza età almeno un antidoto a essa, o il barlume d’una nuova possibilità. Tempus fugit, è vero: ma a volte almeno può farlo un po’ più lentamente.