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 2022  agosto 20 Sabato calendario

PSICODRAMMA IN FORZA ITALIA: PIÙ DELLA METÀ DEI 122 PARLAMENTARI USCENTI NON SARA' RIELETTO - BERLUSCONI, CHIUSO NEL SUO FORTINO IN SARDEGNA, ANCORA NON HA DATO IL VIA LIBERA ALLE CANDIDATURE DEFINITIVE – L'EX MAGISTRATO CARLO NORDIO ACCETTA IL CORTEGGIAMENTO DI GIORGIA MELONI –SALVINI CORRERA' A MILANO E ASSICURA UN SEGGIO A BOSSI. NELLA LEGA LA NOVITA' È L'EX GIUDICE SIMONETTA MATONE... -

Le liste del centrodestra non sono ancora chiuse. Nonostante gli annunci degli ultimi giorni e le accuse «alla sinistra che litiga sui posti», nella coalizione il clima si è fatto pesante. Soprattutto dentro Forza Italia, molti deputati e senatori stanno vivendo un dramma personale: più della metà dei 122 parlamentari uscenti non saranno rieletti. Perché il problema non sono le promesse sulle ricandidature, quanto sapere dove e in che posizione.

Ieri all'ora di pranzo, nei pochi ristoranti aperti vicini a Montecitorio, si riconoscevano gruppetti di esponenti azzurri seduti a tavola a scambiarsi notizie sul loro destino. «Siamo ancora in alto mare, prima di domenica non ci diranno nulla, se non addirittura lunedì mattina», spiega uno di loro. Un altro deputato, intercettato alla Camera in un Transatlantico deserto, si confida solo dietro la garanzia dell'anonimato: «Io sono molto preoccupato, ma tutti in Forza Italia lo siamo. Berlusconi è chiuso nel suo fortino in Sardegna e non sappiamo neanche chi c'è con lui a definire le liste».

Infatti, il via libera del Cavaliere sulle candidature, atteso due giorni fa, non è ancora arrivato, e finché non c'è la sua firma può succedere di tutto. Gregorio Fontana, il deputato azzurro che lavora alle liste e che giovedì era al tavolo sugli uninominali insieme agli alleati, ieri si aggirava tra piazza del Parlamento e via in Lucina (dove c'è la sede di Fi): si tratta di cento metri che Fontana nelle ultime ore ha percorso più volte al giorno e sempre con il telefono all'orecchio tartassato dai colleghi.

Il taglio dei seggi e i sondaggi che danno Forza Italia sotto il 10% sono i due fattori che stanno mandando in crisi il risiko delle candidature. Valentina Vezzali, campionessa di fioretto e attuale sottosegretaria allo Sport, sarà la capolista azzurra alla Camera nelle Marche, mentre Claudio Lotito, il patron della Lazio, spera in un seggio a Roma o a Salerno. Per Elisabetta Casellati è pronto un collegio uninominale in Basilicata.

Fratelli d'Italia, invece, avrà molti rappresentanti in più sia alla Camera sia al Senato, quindi vive una situazione relativamente più tranquilla. L'ufficialità non c'è, ma tra i volti nuovi reclutati da Giorgia Meloni spicca l'ex magistrato Carlo Nordio, che agli amici ha confidato «di aver accettato il corteggiamento dopo mille insistenze».

Ormai sicuri pure gli ex ministri Giulio Tremonti (candidato a Milano), Giulio Terzi di Sant' Agata, Raffaele Fitto, l'ex presidente del Senato Marcello Pera e il governatore siciliano Nello Musumeci. Eppure, il via libera alle liste della presidente Meloni non è arrivato.

La Lega in serata ha diffuso l'elenco dei suoi 68 candidati nei collegi uninominali, in cui si nota l'assenza di Matteo Salvini, che quindi correrà solo nel proporzionale. «Io sarò orgogliosamente candidato nella mia Milano», annuncia il segretario leghista. «Mi chiedono di candidarmi anche in altre regioni, dalla Calabria alla Puglia, dalla Sicilia al Lazio. Non posso essere ovunque, ne sceglierò alcune.

Negli uninominali del Senato le donne sono il 56%, gli altri chiacchierano, noi facciamo i fatti», aggiunge. Su un seggio per Umberto Bossi, Salvini non vede problemi: «Ovviamente c'è sempre, il suo posto alla Camera in provincia di Varese non si tocca».

Per quanto riguarda il proporzionale le carte restano coperte pure in via Bellerio, per esempio è in bilico la candidatura di Maria Giovanna Maglie, giornalista e grande amica di Salvini, ma ci saranno Antonio Angelucci, editore di Libero e Il Tempo, e il campione di pallavolo Luigi Mastrangelo.

Tornando all'uninominale, la novità al femminile è Simonetta Matone, ex giudice della procura dei minori che la Lega presentò a Roma come vice sindaco di Enrico Michetti, nelle comunali dell'anno scorso. Nel resto dei collegi, il Carroccio schiera i big: Giancarlo Giorgetti a Sondrio e Nicola Molteni a Como. Sempre in Lombardia alla Camera corre il vice segretario Andrea Crippa. L'altro vice, Lorenzo Fontana, è in Veneto.

Il capogruppo a Montecitorio, Riccardo Molinari, gioca in casa (in Piemonte); il suo omologo al Senato, Massimiliano Romeo, sarà a Varese. Gian Marco Centinaio, altro fedelissimo del segretario, a Pavia. Il sottosegretario al Mef Federico Freni si candida nel Lazio, e lì sono in pista pure Giulia Bongiorno e Claudio Durigon. In Abruzzo Alberto Bagnai e in Liguria Edoardo Rixi. Insomma, il mosaico delle candidature del centrodestra prende forma, ma la sensazione è che i partiti si prenderanno tutto il tempo che manca fino alla scadenza del deposito delle liste, il 22 agosto alle 20.