il Fatto Quotidiano, 17 agosto 2022
Casellati salda 27 mila euro a Forza Italia
La presidente del Senato ce l’ha fatta. Alla fine Maria Elisabetta Alberti Casellati avrà il suo seggio sicuro a Palazzo Madama con il centrodestra: dovrebbe correre nel collegio uninominale del Veneto 1 che comprende le province di Rovigo, Padova e Belluno. Poi la seconda carica dello Stato avrà un posto come capolista nel proporzionale in altre zone d’Italia, dice un dirigente berlusconiano che sta facendo le liste. Meglio essere sicuri della rielezione.
La notizia vale un bel sospiro di sollievo per Casellati, che da mesi era in cerca di una sponda nella coalizione (la stessa che l’aveva impallinata nella corsa al Quirinale) per assicurarsi la conferma a Palazzo Madama. Ma in casi come questi i buoni rapporti con i partiti non si costruiscono soltanto con le affinità politiche. Casellati lo sa bene, al punto che l’8 luglio scorso ha bonificato nei conti correnti di Forza Italia la ragguardevole cifra di 27 mila euro. Tutti in una tranche, dopo che per anni non aveva mai donato neanche una lira al partito di Silvio Berlusconi, già in profondo rosso nei bilanci e, infatti, a caccia dei pagamenti dei morosi.
In questo modo Casellati ha saldato buona parte dei propri debiti, con la fortunata coincidenza di poter lasciare un buon ricordo di sé proprio nelle settimana di composizione delle liste.
L’8 luglio le Camere non erano ancora sciolte, ma la crisi era nell’aria. Giuseppe Conte aveva già presentato i famosi “nove punti” su cui chiedeva garanzie a Mario Draghi e appena una settimana più tardi il Movimento 5 Stelle si sarebbe astenuto sul voto di fiducia al governo. Con la caduta dell’esecutivo il 21 luglio, la “riabilitazione” economica di Casellati in Forza Italia è diventata, per la presidente del Senato, una carta in più da giocarsi allo spietato tavolo delle candidature.
Il caso dei parlamentari “morosi” a inizio giugno aveva imbarazzato non poco Berlusconi: secondo il bilancio 2022 chiuso il 31 dicembre, un parlamentare su tre risultava inadempiente arrivando a provocare un buco di oltre due milioni di euro nelle casse di Forza Italia. Tra questi c’era anche Casellati. “Ho informato Berlusconi delle inadempienze, è al corrente e ci è rimasto male”, aveva spiegato Alfredo Messina, commissario-tesoriere di Forza Italia. A inizio luglio, stando al database delle erogazioni ai partiti sul sito della Camera, la presidente del Senato però ha deciso di aiutare il partito. “Essere in regola con i contributi è un buon viatico per essere ricandidati”, sostiene un senatore azzurro.
D’altronde la traiettoria di Casellati in Forza Italia negli ultimi mesi non è stata delle più fortunate. A fine gennaio, alla sesta votazione, è stata candidata e silurata sulla via del Quirinale da oltre 70 franchi tiratori della sua coalizione, di cui circa 50 interni a Forza Italia. Dopo la sua elezione alla presidenza del Senato, i rapporti tra Casellati e gli esponenti del suo partito si sono deteriorati tant’è che si è parlato spesso di un suo avvicinamento prima alla Lega di Matteo Salvini e poi a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Due settimane dopo le elezioni per il Quirinale, a metà febbraio, la seconda carica dello Stato era volata ad Arcore per sfogarsi proprio con Berlusconi: “Sono stata vittima di un agguato di Forza Italia”, si era lamentata Casellati, come raccontato dal Foglio. Durante la sesta votazione per il Colle, a garantirle i voti compattamente erano stati i parlamentari di Fratelli d’Italia, tant’è che la presidente del Senato si era avvicinata al partito di Giorgia Meloni chiedendo addirittura un posto in lista.
Poi il passaggio non è mai avvenuto ma Casellati negli ultimi tempi ha cercato garanzie precise da Berlusconi: “Voglio un seggio sicuro”, è stata la richiesta dell’avvocato berlusconiano. Nel suo collegio di Padova però si è dovuta battere con l’amico di una vita, Niccolò Ghedini: alla fine Casellati l’ha spuntata dopo settimane di pressione su Arcore.
Il seggio, spiega chi gestisce il dossier candidature, è quasi blindato: in Veneto il centrodestra ha 20-25 punti di vantaggio sul centrosinistra. Una volta eletta, l’obiettivo di Casellati è chiaro: farsi riconfermare alla presidenza del Senato per la seconda legislatura consecutiva. Franchi tiratori permettendo.