Estratto dell'articolo di Gianluca Modolo per “la Repubblica”, 17 agosto 2022
NON SARANNO GLI AMERICANI A FAR CROLLARE LA DITTATURA DI XI JINPING, MA I CINESI – L’ECONOMIA DI PECHINO VA MALISSIMO, PER COLPA DELLA POLITICA ZERO COVID E DELLA CRISI IMMOBILIARE. RISULTATO? GLI OBIETTIVI DEL GOVERNO SONO TUTTI FALLITI. COMPRESO QUELLO DELLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE: UNO SU CINQUE NON LAVORA, E IL TREND CONTINUA A PEGGIORARE. È IL DATO CHE PREOCCUPA DI PIÙ IL PRESIDENTE ALLA VIGILIA DEL CONGRESSO CHE DOVREBBE RIELEGGERLO… -
Un luglio da dimenticare per l'economia cinese. Che continua a rallentare. Tra lockdown per provare a contenere i nuovi focolai di Covid che scoppiano in tutto il Paese e la crisi del settore immobiliare, che fatica a riprendersi, Pechino manca l'appuntamento con tutte le previsioni fatte dal governo e dagli analisti: vendite al dettaglio, investimenti, produzione industriale e, soprattutto, disoccupazione giovanile.
[…] Così quest' anno sarà particolarmente dura trovare lavoro per i 10,76 milioni di neo-laureati. A pagare il prezzo della strategia zero-Covid e delle strette sulle aziende tech, l'immobiliare e l'educazione saranno proprio le ragazze e i ragazzi usciti dalle università.
Un giovane cinese su cinque oggi non lavora. Per il quarto mese consecutivo la disoccupazione giovanile (nella fascia 16-24 anni) ha continuato a galoppare, arrivando a toccare ora il 19,9%: record. È il dato che preoccupa di più il governo: un mal di testa non da poco per il Partito a pochi mesi dal Congresso d'autunno.
Tornato da Beidaihe, il buen retiro estivo della nomenklatura comunista, il premier Li Keqiang si è rivisto in visita a Shenzhen per ispezionare le aziende e, soprattutto, incoraggiare i giovani imprenditori. Sono mesi che il premier Li, che il prossimo anno sarà pensionato per limiti di età, lancia i suoi allarmi sull'economia.
In netto contrasto con le parole del suo capo, il presidente Xi Jinping, che invece continua a ripetere che la strategia Zero-Covid è la migliore medicina possibile per il Paese. Dopo le stime al ribasso degli analisti, il governo ha riconosciuto che la Cina non raggiungerà l'obiettivo ufficiale di crescita del 5,5% per l'anno. Per gli esperti ci si dovrebbe fermare al 3,3%. […]