La Stampa, 17 agosto 2022
Nuove frontiere dell’inseminazione artificiale
Bailey Ennis voleva disperatamente avere un bambino, ma non una relazione. Così ha optato per una gravidanza fai da te: ha trovato da sola un donatore di sperma, ha comprato l’occorrente per l’inseminazione artificiale su Internet a 25 sterline (30 euro) e poco più di un anno dopo ha dato alla luce il piccolo Lorenzo. «Avere un bambino da sola è la cosa migliore che abbia mai fatto», ha raccontato la donna, 24 anni. «Essere mamma è meraviglioso, sono felice di aver deciso di fare per conto mio».
Dopo che la sua storia è finita sui giornali inglesi, Bailey, che è di Bromley, quartiere alla periferia di Londra, e studia legge, racconta la sua vita di giovane mamma single su TikTok, dove ha confermato la sua decisione. A volte dà consigli su come organizzarsi al meglio («preparate tanti pasti tutti insieme»), a volte rivendica con orgoglio la sua scelta. «Non potrei essere più felice», dice: «È da quando sono adolescente che desidero diventare mamma, e come donna gay, ho sempre saputo che sarebbe stato un caso di inseminazione artificiale. Ma non avevo alcun desiderio di avere una relazione». O, a quanto pare, di usare metodi comprovati, per esempio servendosi di una clinica specialistica, con donatori selezionati, come consigliano gli esperti.
Sono sempre di più le famiglie monogenitoriali nel Regno Unito: quasi tre milioni nel 2019, secondo gli ultimi dati disponibili, pari al 14,7% del numero totale di famiglie nel Paese. Mentre, nello stesso anno, i casi di inseminazione attraverso la donazioni di sperma in cliniche per la fertilità ufficiali sono stati 5.700 - e in misura sempre maggiore coinvolgono coppie gay.
La strada scelta da Bailey comporta dei rischi. Le cliniche ufficiali controllano accuratamente i potenziali donatori di sperma da punto di vista medico e psicologico. E assicurano che non abbiano alcun diritto legale sul nascituro. Un accordo privato come quello stipulato da Bailey non offre le stesse garanzie. E l’autorità garante mette in guardia: «È sempre più sicuro sottoporsi a questa procedura in una clinica abilitata».
Ma un ciclo di inseminazione può costare fino a 1.600 sterline (quasi 2.000 euro), più altre 1.000 sterline per lo sperma. Costi che spingono alcune coppie al fai da te.
Decisa a restare incinta, Bailey ha cominciato a cercare nel settembre dell’anno scorso, partendo dai siti di donatori di sperma. Non cercava caratteristiche particolari o specifiche fattezze fisiche, ma solo qualcuno che avesse esperienza, che le ispirasse fiducia e, soprattutto, che fosse sano. «Ho trovato una persona che aveva una buona cartella clinica ed era già stato un donatore per due coppie Lgbtq», racconta. «Ci siamo scambiati dei WhatsApp e ci siamo incontrati per un caffè prima di concordare che sarebbe diventato il mio donatore».
Bailey ha poi comprato il kit per l’inseminazione da un rivenditore specializzato trovato online; giunto il momento propizio per provare, ha invitato a casa l’uomo. «Mi ha portato la sua donazione e poi mi ha aiutato a usare il kit: coppette sterili, siringhe, test di ovulazione», ha raccontato lei. «È stato davvero facile, e non c’è stato alcun imbarazzo».
Fortunatamente per lei, la donna è rimasta incinta al primo tentativo, nell’ottobre del 2021 («Ero al settimo cielo, non desideravo altro nella vita»). Ha portato avanti una gravidanza serena e dopo 38 settimane e cinque giorni, il 2 luglio, ha partorito Lorenzo in ospedale. «È arrivato molto velocemente - dice - ho fatto tutto da sola, senza nessun compagno durante il parto».
Quanto al donatore, Lorenzo «potrà conoscerlo se vorrà, in qualsiasi momento della sua vita. Avrà sicuramente dei fratelli quando sarò pronta». L’uomo si è detto disponibile ad aiutarla a concepire di nuovo. Bailey ci sta, forse, già pensando. Su TikTok ha detto scherzando di aver cercato su Google «com’è avere due figli sotto i due anni?».