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 2022  agosto 09 Martedì calendario

La giustizia insegue Rudolph Giuliani

La Georgia è uno dei passaggi chiave nelle inchieste su Donald Trump e i suoi consiglieri più stretti. Fani Willis, procuratrice della contea di Fulton (Atlanta), ha aperto un’inchiesta sulle manovre dei trumpiani per rovesciare il risultato elettorale del novembre 2020. L’audizione di Rudy Giuliani, convocato d’imperio («subpoena») dalla magistrata è fissata per oggi. L’ex sindaco di New York dovrà testimoniare davanti a un «grand jury», un gruppo di cittadini sotto la supervisione del giudice Robert McBurney. Giuliani ieri ha chiesto un rinvio, sostenendo di non poter viaggiare in aereo per i postumi di un’operazione. Il suo legale, Robert Costello, ha dichiarato all’agenzia «Ap» che il giudice McBurney ha concesso il rinvio. Ma in serata, l’ufficio della Procura ha fatto sapere che non ci sarà alcuno slittamento: dagli accertamenti risulta che Giuliani negli ultimi giorni abbia fatto lunghe trasferte in aeroplano. Vedremo, dunque, oggi che cosa succederà in aula. 
L’inchiesta parte dalle pressioni esercitate da Trump sul segretario di Stato locale, il repubblicano Brad Raffensperger («Trovami 11 mila voti») e sulle trame elaborate da Giuliani per spingere il Parlamento di Atlanta a non ratificare la vittoria di Joe Biden. 
La Georgia è uno degli «swing States» più importanti e nel 2020 contribuì in modo netto alla sconfitta di Trump. Nel maggio scorso la procuratrice Willis ha emesso un mandato di comparizione a carico di Giuliani e di cinque suoi collaboratori: lo stesso avvocato Costello, Jemma Ellis, Cleta Mitchell, Jacki Pick Deason e Kenneth Chesebro. 
Ma l’attenzione è puntata sulle mosse di «Rudy», il più stretto consigliere di «The Donald» nelle settimane tumultuose che vanno dalle elezioni di novembre del 2020 all’assalto a Capitol Hill, il 6 gennaio 2021. Giuliani e gli altri non risiedono in Georgia e quindi la procuratrice Willis ha chiesto e ottenuto la convalida della richiesta dal giudice della Corte Suprema di New York, Thomas Faber. Il 14 luglio scorso, Giuliani ha ricevuto l’ordine di presentarsi nella Corte di Atlanta il 9 agosto.  
Nelle carte giudiziarie si cita l’audizione di Giuliani nel Senato della Georgia, il 2 dicembre del 2020. In quell’occasione il sodale di Trump accusò due impiegate nei seggi elettorali di aver nascosto molte schede a favore di Trump in un paio di valigie. Pura fantasia, come il giorno dopo dimostrò il Segretario di Stato, Raffenberger. Ma l’ex primo cittadino della Grande Mela, l’antico cultore della dottrina «law and order», ha proseguito per giorni a spargere menzogne, «nel quadro di un piano – scrive la procuratrice Willis – per capovolgere il risultato uscito dalle urne in Georgia e altrove». 
Oltre a Giuliani verrà ascoltato John Eastman, l’«ideologo-giurista» che spinse Trump ad attaccare il suo vice Mike Pence, perché si era rifiutato di invalidare l’esito complessivo del voto, il 6 gennaio 2021, nella seduta comune del Congresso a Washington. 
Infine spicca il nome del senatore Lindsey Graham, repubblicano della South Carolina, in passato grande amico del Senatore moderato John McCain, ma negli ultimi anni figura tra le più vicine a Trump. Dopo l’assalto a Capitol Hill prese le distanze dal suo leader. Tuttavia nei giorni prima dei tumulti, anche lui telefonò a Raffensperger, sollecitandolo a controllare bene le schede.