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 2022  agosto 07 Domenica calendario

Vaiolo delle scimmie: numeri e contagi

1 Quanti sono in Italia i casi di vaiolo delle scimmie?
A oggi sono 545 i casi confermati: 540 maschi e 5 femmine. L’età media è 38 anni. La Lombardia rimane la Regione più colpita (250 casi), seguita da Lazio (109), Emilia-Romagna (62) e Veneto (37).
2 Come si trasmette 
Il contagio avviene attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico. L’eruzione cutanea, i fluidi corporei (liquido, pus o sangue da lesioni cutanee) e le croste sono particolarmente infettivi. Il virus può diffondersi attraverso la saliva o i droplet (goccioline respiratorie), in caso di contatto prolungato faccia a faccia. Il vaiolo delle scimmie può essere trasmesso anche con contatto diretto con le lesioni durante i rapporti sessuali. Il periodo di incubazione può variare da 5 a 21 giorni (in genere è di circa 12 giorni).
3Quali sono i sintomi della malattia?
I sintomi comprendono di solito febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e debolezza generale. I segni più frequenti sono linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee. L’eruzione cutanea si manifesta entro tre giorni dalla comparsa della febbre. I sintomi durano da 2 a 4 settimane e nella maggior parte dei casi scompaiono spontaneamente, senza trattamenti.
4 Anche in Italia sarà disponibile il vaccino?
Sì, la circolare del ministero della Salute ha dato il via libera al piano di distribuzione. Le prime dosi sono suddivise tra le Regioni con il più alto numero di casi segnalati: 2.000 dosi in Lombardia, 1.200 in Lazio, 600 in Emilia Romagna e 400 in Veneto. Altre dosi, fino a un massimo di 60, saranno distribuite nelle altre Regioni che faranno richiesta. Le vaccinazioni partiranno la prossima settimana.
5 A chi è destinato il vaccino?
Al momento le modalità di contagio e la velocità di diffusione fanno escludere la necessità di una vaccinazione di massa. Le categorie ad alto rischio individuate dal ministero sono: personale di laboratorio con possibile esposizione a orthopoxvirus; gay, transgender, bisessuali e uomini che hanno rapporti con uomini che negli ultimi tre mesi hanno avuto più partner sessuali o che hanno partecipato a incontri sessuali in locali, club, saune, che hanno di recente avuto un’infezione sessualmente trasmessa.
6 Come prenotarsi?
Chi rientra tra le categorie elencate può scrivere a: vaccinomonkeypox@inmi.it
7 Qual è il vaccino utilizzato?
Il vaccino MVA-BN prodotto dalla Bavarian Nordic (si chiama Imvanex in Europa e Jynneos negli Stati Uniti) contiene una forma indebolita del virus Ankara modificato, che appartiene alla stessa famiglia del virus del vaiolo ma non provoca malattia e non è in grado di riprodursi nelle cellule umane. Il profilo di sicurezza del vaccino è buono e gli effetti indesiderati sono da lievi a moderati. Il vaccino, essendo costituito da un virus non replicante, può essere somministrato anche in soggetti immunocompromessi.
8 Dopo quanto tempo si è protetti?
La vaccinazione non garantisce una protezione immediata: gli anticorpi possono svilupparsi dopo alcune settimane. Le fiale vanno conservate a -15 °C: una volta scongelate possono essere mantenute a una temperatura compresa tra +2 °C e +8 °C, al riparo dalla luce, fino a 12 ore. Per essere immunizzati servono due dosi ad almeno 28 giorni di distanza. Questo intervallo può essere allungato fino a 2-3 mesi, anche per sopperire alla carenza iniziale.
9 Chi è già protetto dal vaiolo delle scimmie?
È possibile che le persone che sono state in passato vaccinate contro il vaiolo (la vaccinazione è stata abolita in Italia nel 1981) siano a minor rischio d’infezione, per la similitudine del virus del vaiolo con questo delle scimmie: alcuni studi stimano che la protezione sarebbe dell’85%.