Il Messaggero, 4 agosto 2022
Biografia di Anaïs Nin
E L’INCESTO COL PADRE?
«Il solo alchimista capace di trasformare tutto in oro è l’amore. L’unico sortilegio contro la morte, la vecchiaia, la vita abitudinaria, è l’amore». Così scriveva, nei suoi Diari, quella che è stata considerata una delle scrittrici più scandalose di tutti i tempi, colei che ha fatto della libertà, della trasgressione, della sensualità la propria cifra. Anaïs Nin.
Il suo nome così esotico è, a quanto pare, una variante francese - in particolare, provenzale - di Anna e allude alla misericordia, alla pietas. Significa anche graziosa. In Francia, alla fine degli anni ’70 del Novecento, venne lanciato un profumo assai romantico, che ripeteva due volte il nome, e che ebbe grande successo fra le ragazze.
L’INFANZIA
In realtà, alla nascita - avvenuta a Neuilly-sur-Seine il 21 febbraio 1903 - la futura scrittrice viene chiamata Angela Anaïs Juana Antolina Rosa Edelmira. Suo padre è Joaquin Nin, un pianista cubano, sua madre Rosa Culmell, una cantante della stessa isola, con radici francesi e danesi. Quando la bambina ha undici anni, Joaquin abbandona la famiglia. Per Anaïs è un trauma e un dolore che cerca di sublimare nella scrittura, per la quale ha già grande facilità. Il primo dei suoi Diari comincerà sotto forma di lettera, una lettera al padre perduto.
A quel punto, la madre decide di trasferirsi con la famiglia a Barcellona e poi a New York: la ragazzina entra in contatto con mondi diversi, studia danza, fa la modella. Nel 1923 sposa il ricco Hugh Parker Guiler, ma non è una scelta felice. Seguendo il più classico dei cliché, Anaïs si getta allora in un tourbillon di amori adulterini. Nel ’29 torna a Parigi assieme al marito: si apre una fase per lei molto interessante, dato che la sua casa è punto di ritrovo di intellettuali, artisti, scrittori, poeti, musicisti. La Ville Lumière brilla di mille luci, è il luogo più stimolante d’Europa, e lei vuole essere una delle sue muse.
LE INFLUENZE
Determinante, per la Nin, è l’incontro con lo scrittore Henry Miller, autore di Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno, esponente di spicco di quella che viene definita letteratura erotica. Miller avrà una enorme influenza sulla scrittura di lei, ma questa influenza sarà in un certo senso reciproca. Fra i due nasce una storia intensa: dopo, qualche tempo, però, Anaïs si lega segretamente con la moglie di Miller, June Mansfield. Si parlerà di questo triangolo, questo ménage à trois nel libro Henry and June, che contiene parti dei Diari: su di esso, negli anni ’90, sarà girato un film con Uma Thurman.
L’ANALISI
È il ’32, quando la Nin pubblica il primo libro, ispirato allo scrittore D.H. Lawrence e al suo romanzo - anch’esso assai scandaloso per l’epoca - L’amante di Lady Chatterley. La trasgressiva eroina di Lawrence diviene un simbolo per Anaïs, sempre più focalizzata sullo stile e sui temi letterari che sente affini, ovvero quelli dell’erotismo al femminile. La scrittrice segue con attenzione gli studi di Sigmund Freud e del suo allievo Otto Rank: va infatti in analisi da Rank, con cui ha una liaison, e da René Allendy. Compie anche autonomamente una accurata autoanalisi di sé, uno scavo interiore, tuttavia dopo qualche tempo se ne stanca. Assai rilevante resta il tema del rapporto con il padre.
Scrive moltissimo, seguendo spesso temi autobiografici. Si ritrovano anche motivi mitteleuropei e orientali. Fra i libri, La casa dell’incesto, La voce, Sotto la campana di vetro, Seduzione del Minotauro, Collages. Centrale è anche l’idea di un nuovo tipo di donna, di cui parla in Mistica del sesso, che contiene saggi fra cui La nuova donna, Donne di New York, Lou Andreas-Salomé, la prima donna moderna. Nel ’69 dà alle stampe il suo testo più famoso, Il delta di Venere, in cui si mescolano racconti erotici ed estratti dei Diari. L’editore Harcourt Brace ha già cominciato a pubblicarli: sono una sorta di specchio, un dialogo con l’io, una controfigura di Anaïs stessa, nonché un modo per scavare nel profondo dell’anima e guardare in faccia i propri demoni e i propri desideri.
I MATRIMONI
La Nin continua con l’esistenza trasgressiva, rimanendo formalmente sposata con Guiler. Non esita a sperimentare la bigamia, contraendo un matrimonio con Rubert Pole dal 1955 al 1966. Quest’ultimo abita in California, mentre Hugh sta a New York: Anaïs si divide fra le due dimore. Poi chiede l’annullamento da Pole, temendo di avere problemi soprattutto fiscali, ma gli resterà molto legata. Riceve una laurea in lettere ad honorem dal Philadelphia College of Art. Si ammala quindi di tumore e scompare a Los Angeles il 14 gennaio 1977. Al suo fianco c’è Rubert Pole, suo esecutore testamentario, che dalla metà degli anni ’80 farà pubblicare la versione integrale dei diari e dei libri di lei.
Considerata troppo scandalosa dall’epoca a lei coeva, e dunque perturbante, Anaïs sarà più apprezzata come scrittrice dopo la scomparsa. Aveva detto: L’amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità.