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 2022  agosto 03 Mercoledì calendario

In Germania tornano gli orti di guerra

Tornano gli orti di guerra. I prezzi salgono, verdura e frutta sono un lusso, e ai tedeschi si consiglia di coltivare il loro orto, piccolo o grande che sia, magari sul balcone, sui terrazzi, in giardino. Meglio lasciar perdere i fiori. Il governo invece di risolvere i problemi, si limita a dare consigli ai cittadini, ha criticato Markus Söder, il premier cristianosociale della Baviera. Durante la guerra, vedo nelle vecchie foto sgranate e in bianco e nero, che i romani coltivavano patate nelle aiuole di Piazza Venezia, innanzi all’Altare della Patria. E dovevano organizzare turni di sorveglianza perché l’orto non venisse saccheggiato nella notte.
A Berlino, le foto mostrano il Tiergarten, il parco al centro della capitale, brullo e triste. Avevano tagliato gli alberi per far legna, e anche lì coltivavano cetrioli e Kartoffeln. Oggi il parco sembra una foresta, e nessuno crederebbe che querce e tigli abbiano pochi decenni di vita. Io non ho balconi, e non ho il pollice verde. Davanti alla finestra nello studio sopravvive, non grazie a me, un piccolo albero d’olivo, non un bonsai. Ma per nostalgia della mia Sicilia.


«Il giardinaggio è in pieno sviluppo», ha informato Heribert Wettels, portavoce della Gardena, lo praticano anche quanti finora al massimo compravano fiori. E perfino ragazzi di vent’anni, che fino ad ieri prendevano in giro i genitori e i nonni». Si piantano patate e carote, ma il governo raccomanda di risparmiare anche l’acqua per amore dell’ambiente. Il ministro all’economia, Robert Habeck, vuol dare l’esempio: fa la doccia per tre minuti. Si è sempre colpevoli.




I tedeschi, che non sono in vacanza, trascorrono l’estate a coltivare i giardini, non rose e dalie, ma peperoni, pomodori e cetrioli. Il risparmio è dubbio. Sono esplosi anche i prezzi del concime, degli anticrittogamici, degli attrezzi di giardinaggio, delle piantine nei vivai. E della terra: un sacco da un metro cubo costa 58 euro. Di solito i prezzi erano fissi per una stagione, ora cambiano di settimana in settimana.


La terra per i giardini viene venduta, si spiega, già mescolata con una percentuale di concime, ed è questo che provocata il rincaro. Sempre colpa della guerra in Ucraina. E da tempo, i tedeschi, che si ritengono maestri nell’arte del giardino, avevano rinunciato al Made in Germany, preferendo importare attrezzi, barbecue, vasi in plastica dall’Asia. Una zappa cinese costa un decimo di una teutonica. Ed ora le forniture sono bloccate, o rincarate. Il mercato per giardinieri e artigiani dilettanti l’anno scorso aveva già raggiunto un fatturato di 24 miliardi di euro.




I giornali sono pieni di consigli per gli agricoltori dilettanti, come salvare le mini piantagioni dai parassiti, quando innaffiare l’orto, e a non esagerare con l’acqua. E tornano di moda gli Schrebengarten, cioè i piccoli orti, non più di cento metri quadrati, concessi ai privati dai comuni.


Esistono ovviamente anche in Italia, ma sono nati in Germania nell’Ottocento, grazie al medico di Lipsia, Karl Moritz Schreber (1808-1861), preoccupato per gli effetti che la rivoluzione industriale aveva sui contadini che si trasformavano in operai ed erano costretti a lasciare i campi per trasferirsi in città. Il piccolo giardino, secondo Schreber, avrebbe tutelato la loro salute mentale.


A Berlino, tre milioni e mezzo di abitanti, gli Schrebengarten sono circa 67mila, molto ambiti, la lista di attesa è lunga, e molti cedono il loro giardino a caro prezzo. Dovrebbero ospitare capanne per gli attrezzi che vengono invece trasformate in piccole dacie, dotate di ogni comfort, anche se sarebbe vietato abitarle.


Inoltre, le colonie di Schrebengarten hanno regolamenti molto rigorosi, e i comitati eletti si trasformano in dittature che ordinano e vietano cosa si possa piantare e cosa no.


Il figlio del dottor Schreiber, Daniel Paul (1842-1911) scrisse Memorie di un malato di nervi, che fu studiato dal professor Freud (pubblicato da Adelphi). Dei suoi disturbi era responsabile il padre che si preoccupava dei contadini, ma educò da tiranno i figli. La precisione maniacale degli Schrebengarten mi ha sempre inquietato. Gli orti su balconi e terrazzi provocano già violenti litigi tra vicini.