la Repubblica, 3 agosto 2022
Ordini record per la Ferrari
La Ferrari raddoppia. Dopo un primo trimestre da record in termini di ricavi, ne mette a segno anche un secondo, portando il fatturato complessivo dei primi sei mesi del 2022 a 2,47 miliardi di euro, il 21% in più rispetto a un anno fa. I clienti che nel semestre si sono visti consegnare una “rossa” sono stati 6.706, contro i 5.456 dello stesso periodo del 2021.Numeri da primato, appunto, che si rispecchiano in quelli della redditività industriale: il margine operativo lordo – prima delle poste finanziarie – è aumentato del 14% (a 869 milioni), mentre l’utile netto si è attestato a 490 milioni, il 19% in più dell’anno scorso. «Nel secondo trimestre abbiamo raggiunto un nuovo record in termini di acquisizione di nuovi ordini, un fatto stupefacente se si considera che, in quel periodo, le prenotazioni erano aperte soltanto per tre modelli», ha detto l’amministratore delegato Benedetto Vigna, riferendosi alla Roma e alle due 296 Gtb e Gts.
I risultati ottenuti hanno spinto la Ferrari (il cui principale azionista èExor, che controlla anche l’editore diRepubblica ) a rivedere al rialzo le proprie aspettative per l’intero 2022, che vengono rese note per il margine operativo, il flusso di cassa e il fatturato. Quest’ultimo è ora previsto arrivare non lontano dalla soglia dei 5 miliardi di euro, a 4,9, contro i 4,8 previsti fino a tre mesi fa e i 4,3 miliardi raggiunti nel 2021. Uno dei motivi per cui la redditività nell’intero semestre è cresciuta meno dei ricavi – sostenuti anche dalle vendite negli Stati Uniti e in Cina, le cui valute si sono apprezzate rispetto all’euro – verrà meno nella seconda parte dell’anno. Si tratta del cosiddetto mix di prodotto: nei primissimi mesi del 2022 sono terminate le consegne di due modelli della tipologia “icona”, le Monza SP1 e SP2, prodotte in numero limitato e tra le più costose della gamma, per cui la crescita dei volumi è stata alimentata soprattutto dalla granturismo Portofino M. Ora però la casa di Maranello ha iniziato a incassare gli anticipi dai clienti che hanno prenotato la nuova “icona”, la Daytona Sp3, a cui seguirà l’attesa Purosangue, che verrà presentata a settembre. Entrambe le vetture entreranno in produzione quest’anno einizieranno a essere consegnate nel 2023.
Vigna ha confermato gli obiettivi di crescita del piano industriale al 2026 svelato in giugno, che prevedono il lancio di 15 nuovi modelli a partire dal prossimo anno e un tasso medio annuo di crescita dei ricavi del 9%. Il piano punta anche sull’elettrificazione. Già nel primo semestre tra le dieci tipologie di modelli consegnate ai clienti ce n’erano tre con motore ibrido, che hanno garantito il 17% delle consegne stesse.
Come già annunciato, nel 2025 arriverà invece la prima elettrica pura di Maranello, che Vigna ha definito «una vera Ferrari». «Avrà numerose caratteristiche uniche e sarà una sportcar come ogni Ferrari», ha spiegato l’amministratore delegato, che dopo gli errori e le polemiche degli ultimi Gran Premi di Formula 1 ha detto di non aver ancora issato bandiera bianca, nonostante il distacco dalla Red Bull: «La Formula 1 è nel nostro Dna. Dobbiamo fare attenzione a tutti i dettagli, è una occasione continua per imparare. Continuiamo a lottare per la vittoria del titolo».