3 agosto 2022
Storia degli Stati Uniti
tati Uniti d’America dal 1936 ad oggi.
Una pagina di Storia politico/istituzionale degli Stati Uniti d’America esaminata e narrata da un particolare punto di vista.Tratta difatti, con sottolineature spesso poco frequentate, dei Capi dello Stato americani eletti ‘in the Polling Era’, partendo da un 1936 elettorale ancora e già di Franklin Delano Roosevelt per arrivare alla presente e operante Amministrazione Joe Biden.Le argomentazioni ed articolazioni in proposito esposte risultano pressoché se non totalmente esaustive.La premessa riguardante il significato del vocabolo ‘Poll’, effettivamente illuminante.A chiudere, una nota esplicativa di approfondito, assoluto, valore.
di Mauro della Porta Raffo Presidente onorario della Fondazione Italia USA
1Dove.In Varese,nelle ore primo mattutine del 3 agosto 2022,giorno dedicato dalla Chiesa Cattolica al Beato Fulgenzio de Quesada, Mercedario e pertanto appartenente all’Ordine di Santa Maria Vergine della Mercede, dedito in tempi lontani e consoni ad operare per il riscatto degli schiavi Cristiani caduti nelle mani dei Mori.Persone, i Mori e per conseguenza i Musulmani, delle quali nessuna eco si ebbe per lunghissimo tempo nel Continente Nuovo in specie a causa di una delle ferree regole del ‘Contratto di Asiento’ con il quale i Sovrani Spagnoli concedevano l’importazione colaggiù a servizio schiavile di ‘Negros’: disposizione che vietava appartenessero a quella Gente e a quella Religione.
2La premessa.‘Poll’ (‘zucca’ e ‘sondaggio’).Diamo per scontato che ‘Poll’ significhi ‘sondaggio’.È (anche) così in effetti negli Stati Uniti.Ma non poi da moltissimo tempo.In origine, per esempio nelle votazioni del 1796 (le prime nelle quali, non più candidato il Padre della Patria George Washington, si confrontavano due opposti partiti – il Federalista e il Democratico/Repubblicano – il suffragio essendo pubblico e non segreto, si contavano nelle riunioni e nelle assemblee le ‘zucche’ dei presenti (e appunto votanti), laddove, con riguardo agli animali ma adottandola, proprio la porzione posteriore della testa era chiamata ‘Poll’.Stette fin verso fine Ottocento ‘Poll’ ad indicare ‘conteggio dei voti’, ‘elezione’, e poi, col volgere dei tempi, effettivamente, in gergo politico, ‘sondaggio’.
3Il testo.Quattordici i Presidenti degli Stati Uniti d’America eletti – attenzione, ‘eletti’, non ‘in carica’ e si vedrà in nota la ragione della qui sottolineata differente definizione – nella cosiddetta ‘Polling Era’, da quando, cioè, nel 1936, George Gallup dette i risultati relativi al gradimento che gli stessi e gli sfidanti registravano tra gli elettori prima delle votazioni effettuando sondaggi statistici specifici in materia.Nella circostanza, azzeccando la previsione come non riuscì con differenti criteri alla rivista ‘Literary Digest’ che aveva invece previsto correttamente i tre esiti precedenti: 1924, 1928 e 1932.Nell’ordine, gli inquilini di White House dei quali si parla sono;Franklin Delano Roosevelt, democratico, (l’unico che si candidò vincendo più di due volte, in precedenza nel 1932), in data 1936, 1940 e 1944.Harry Truman, democratico, (Vice succeduto il 12 aprile 1945 al predecessore a causa della morte naturale dello stesso), in data 1948.Dwight Eisenhower, repubblicano, (cui fu impedito anche soltanto di pensare ad un ulteriore quadriennio essendo stato approvato e ratificato il disposto del Ventiduesimo Emendamento del 1951 che impediva una terza elezione), in data 1952 e 1956.John Kennedy, democratico (il primo non ‘WASP’ eletto, tale perché non Protestante ma Cattolico, indicando la citata espressione ‘White, Anglo/Saxon’ e ‘Protestant’ appunto), in data 1960.Lyndon Johnson, democratico, (succeduto in quanto Vice al predecessore assassinato a Dallas il 22 novembre del 1963), in data 1964.Richard Nixon, repubblicano, (eletto al secondo tentativo essendo stato nel 1960 battuto da John Kennedy e il solo dimissionario a seguito dello ‘Scandalo Watergate), in data 1968 e 1972.Jimmy Carter, democratico (il primo del suo partito ad essere in seguito defenestrato dai tempi di Grover Cleveland, questi peraltro, contrariamente a lui, prevalente allora quanto al suffragio popolare nazionale e sconfitto solo per numero dei Delegati), in data 1976.Ronald Reagan, repubblicano (detentore in tempi moderni – George Washington aveva ottenuto nelle sue due elezioni 1788/89 – la sola occasione nella quale si è votato anche in un anno dispari – e 1792 – la prima coincidenza tra le elezioni e il bisestile poi sempre verificatasi salvo che nel 1800 e nel 1900 per le regole dettate dalla Riforma del Calendario voluta nel 1582 dal Papa Gregorio XIII che non prevedono il 29 febbraio negli anni di fine secolo non divisibili per quattrocento - il totale dei voti in sede di Collegio – del primato avendo riportato 525 Grandi Elettori su 538), in data 1980 e 1984.George Herbert Bush, repubblicano (il primo Vice in grado di succedere immediatamente nel ruolo presidenziale dai tempi di Martin Van Buren), in data 1988.Bill Clinton, democratico, in data 1992 e 1996.George Walker Bush, repubblicano (che prevalse nella prima occasione sostanzialmente a seguito di una sentenza della Corte Suprema), in data 2000 e 2004.Barack Obama, democratico (il secondo non ‘WASP’, essendo nero), in data 2008 e 2012.Donald Trump, repubblicano, (il solo a sconfiggere una Donna), in data 2016.Joe Biden, democratico (il terzo non ‘‘ WASP’, essendo il secondo Cattolico), in data 2020.Fra tutte le rilevazioni di cui ai predetti, quella rivelatasi la più sbagliata è relativa alle votazioni del 1948, allorquando lo sfidante repubblicano del subentrato a F. D. Roosevelt e ovviamente altrettanto democratico Harry Truman, Thomas Dewey, era dato per favoritissimo e clamorosamente perse.Altrettanto non si può del tutto affermare quanto al GOP (il partito repubblicano è chiamato anche Grand Old Party e così, con l’acronimo, possono esserne indicati anche esponenti ed elettori e, visto che ci siamo, perché non ricordare qui che i Democratici sono chiamati anche Asini o Asinelli essendo il nobile animale il loro simbolo, mentre i Repubblicani Elefanti o Elefantini essendo il pachiderma il loro?) Donald Trump del 2016, fino all’ultimo considerato largamente perdente nei riguardi della ex First Lady Hillary Rodham Clinton – democratica e prima Donna nominata da un grande partito – e infine di contro vincente per numero di Grandi Elettori conquistati benché nettamente sconfitto sul piano del voto popolare a livello nazionale (cosa già accaduta nel 1876, nel 1888 e nel 2000).
4Nota:Per quanto a seguito delle dimissioni del GOP Richard Nixon il repubblicano Gerald Ford abbia esercitato il potere esecutivo dal 9 agosto del 1974 al 20 gennaio del 1977 e vada pertanto considerato tra i quindici in carica dal citato 1936, non è compreso nell’elenco precedente non avendo a quel mentre partecipato ad alcuna campagna per la Casa Bianca (cosa che farà perdendo nel 1976, ma questa è un’altra storia).È comunque Gerald Ford il primo e solo Presidente americano arrivato alla Casa Bianca non essendo stato eletto né quale primo né quale secondo componente di un ‘ticket’ partitico.Era difatti subentrato il 6 dicembre del 1973 – in quanto scelto da Richard Nixon come suo Vice in applicazione del disposto di un Emendamento Costituzionale del 1967 (nomina ratificata dalle due Camere) – in luogo di Spiro Agnew costretto a dimettersi per poi, come sopra ricordato, succedere allo stesso Nixon il 9 agosto del 1974.Prima della riforma ora sottolineata, se il Vicepresidente subentrava, moriva in atto o si dimetteva, la carica restava vacante fino alle successive votazioni.Volendo completare in questo ultimo ambito il tema, lo stesso Ford si trovò nella necessità di nominare un proprio Vice con la medesima procedura.Lo fece scegliendo Nelson Rockfeller che entrò in carica il 19 dicembre 1974 e, non essendo nel 1976 nominato quale secondo nel ticket repubblicano (perdente, ma a questo fine non importa), risulta a sua volta essere una anomalia politico/istituzionale di notevole rispetto.