Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  agosto 02 Martedì calendario

Addio punti di sutura, un gel ripara i tessuti

A vederlo su una striscia di carta sembra una massa viscosa blu, ma se fotoattivato quel gel si solidifica in meno di 30 secondi. Questo speciale polimero potrebbe rappresentare una rivoluzione per la chirurgia, mandando in soffitta i punti interni e anche consentendo ai pazienti guarigioni più veloci.






Questo è l’obiettivo della startup francese Tissium, che dal 2013 sta lavorando per sviluppare un gel capace di riparare i tessuti umani. La ricerca è a buon punto, come ha raccontato l’Agenzia France Presse, i test sugli animali hanno dato esito positivo e a breve ci potrebbero essere le prime sperimentazioni sull’uomo negli Usa. Ideatore di questo sistema è Christophe Bancel, ingegnere e fratello di quel Stephane Bancel, ceo della società farmaceutica e biotecnologica Moderna balzata agli onori delle cronache per il vaccino anti Covid.


Il nuovo materiale è attualmente in fase di sviluppo per tre applicazioni: la riparazione dei nervi periferici, il trattamento delle ernie ventrali per fissare l’impianto di rinforzo e il trattamento nelle suture della chirurgia cardiovascolare.


Fotoattivazione e solidificazione del gel: bisogna immaginare lo stesso effetto applicato ai tessuti interni del corpo umano, per permettere ad esempio ai nervi recisi di rigenerarsi e riconnettersi senza dover ricorrere a suture: la soluzione di Tissium agirà come una colla, prima di riassorbirsi naturalmente in diversi mesi. L’obiettivo è utilizzare questo polimero per riparare i tessuti, limitando i potenziali traumi legati alla chirurgia.


«Per un medico, questo consente un risultato più rapido e coerente. Vediamo un recupero più rapido negli animali, questo resta da confermare nell’uomo», ha spiegato Christophe Bancel.


Realizzare un nuovo materiale vuol dire partire da zero, anche negli strumenti a supporto: per esempio è servito oltre un milione di euro solo per la macchina che filtra e purifica il gel; utilizza anidride carbonica supercritica ad alta pressione, che consente al gel di passare attraverso uno stato in cui non è né liquido, né solido, né vapore. In alcune ore si riesce a produrre un litro di polimero, sufficiente per circa duemila siringhe. Dopo anni di ricerca e diverse raccolte fondi, di cui 50 milioni di euro lo scorso anno, Tissium avvierà quest’anno diversi studi clinici sull’uomo, negli Stati Uniti, in Francia e in Australia.


«Con questa tecnologia, penso che un chirurgo non specializzato in neurochirurgia potrebbe avere risultati buoni come uno specialista», ha affermato il dottor Dominic Power, chirurgo specializzato nella riparazione dei nervi periferici, che testa i prodotti di Tissium. Non basta. Il nuovo materiale, ha aggiunto, «ridurrebbe i tempi operativi, i costi per gli ospedali e i rischi per i pazienti». Se tutto andrà bene nei test dei prossimi mesi, il gel Tissium potrebbe essere commercializzato negli Stati Uniti già alla fine del 2023.