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 2022  luglio 31 Domenica calendario

In Italia ci sono 3,2 milioni di lavoratori in nero

Il lavoro in nero in Italia non conosce crisi. Secondo la Cgia di Mestre, che ha elaborato i dati di inizio 2020 (gli ultimi disponibili) in Italia c’erano 3,2 milioni di occupati irregolari. In termini assoluti è il Nord a detenere il primato (1.281.900 irregolari), seguita dal Mezzogiorno (1.202.400) e quindi il Centro (787.700). La classifica però cambia se si considera il tasso di irregolarità, cioè l’incidenza del lavoro irregolare sull’occupazione totale: l’area peggiore diventa il Mezzogiorno (con 17,5 occupati irregolari ogni 100), quindi il Centro (13,1%) e il Nord (circa 10). «In alcuni settori come l’agroalimentare, i trasporti, le costruzioni, la logistica e i servizi di cura lo sfruttamento praticato in particolar modo dalle organizzazioni criminali che, con la crisi, hanno diffuso i loro interessi nell’economia reale del Paese», sottolinea la Cgia. Molte vittime sono stranieri irregolari, ma crescono anche gli italiani.