il Fatto Quotidiano, 17 maggio 2022
C’è maretta tra i Police
Andy Summers, oltre a essere il musicista per antonomasia dei Police (la sua collaborazione con Robert Fripp è leggendaria), è sempre stato il barometro dello stato di salute della band, tra il caratteraccio di Sting e l’anarchia di Stewart Copeland: a quanto pare, il sereno per la band di Regatta De Blanc non è proprio all’orizzonte.
In ogni caso è un piacere vedere l’edizione restaurata di Around The World, dvd, cd e vinile tratti dal loro primissimo tour mondiale da Honk Kong all’India passando per l’Egitto. “Un tour davvero esotico, una cosa pazza” racconta il chitarrista inglese. “In India nessuno aveva mai sentito parlare di noi, ma era figo andarci per primi e suonare. La cosa più importante per me è che le nuove generazioni possano vedere i Police come erano a quell’epoca”. L’ultima occasione per assistere dal vivo allo show della band è stata nel 2007-2008: “Ho pianto durante la reunion. Devi essere un musicista davvero molto bravo per suonare a quel livello, avevamo cinquantamila persone ogni sera”. Eppure Sting ha dichiarato recentemente che per lui è stato un errore rimettere in tour i Police, solo nostalgia: “Lui tende a essere molto negativo col gruppo, come se non ne avesse mai fatto parte… Ma la sua opinione e quella di milioni di persone nel mondo sono diverse; quello che ricordo io è il tipo di reazione che abbiamo ricevuto ogni sera sul palco”. Il bis sembra escluso a priori: “Non lo so, non ci penso, non mi interessa. Voglio pensare ad altro”.
Recentemente Copeland ha vinto un Grammy con un disco ambient ed è in tour con uno spettacolo chiamato Police Deranged ma sembra che non abbia invitato Andy: “No, non penso che suonerò con lui”. Per i fan dei Police oltre al dvd c’è il nuovo album di Summers, Harmonics Of The Night: dodici brani dark e jazzy intriganti: “A Montpellier dovevo esporre le mie foto e mi hanno chiesto anche una ambientazione sonora: ho iniziato da una traccia di venti minuti di un assolo di chitarra e ho deciso che quella sarebbe stata la direzione del disco. Inoltre ci sarà un libro e una mostra fotografica a Londra il prossimo luglio e sto partendo per un tour da solista. In Italia verrò l’anno prossimo e vorrei suonare a Roma, proiettando le mie foto su un monumento come han fatto i Pink Floyd al Colosseo”. L’ultimo pensiero è per la guerra in corso: “Sono molto triste per la popolazione ucraina e per quella russa, catturata da questa propaganda di Putin; sono triste per tutti i giovani soldati che sono dovuti andare a combattere, è terribile”.