Andrea Marinelli,Guido Olimpio per “il Corriere della Sera”, 17 maggio 2022
I SOLDATI MUOIONO, LE TRUPPE LANGUONO: PUTIN E’ COSTRETTO A RICORRERE AL RECLUTAMENTO MASCHERATO - SI CREANO PICCOLI CONTINGENTI, CON OFFERTE DI SALARIO E QUALCHE BALLA - I RISERVISTI SONO STATI CONVOCATI NEI CENTRI DOVE GLI VIENE OFFERTO UN NUOVO INGAGGIO - LE COMPAGNIE DI SICUREZZA PRIVATE STANNO METTENDO INSIEME REPARTI MISTI, UNENDO NUOVI ARRIVATI E SOLDATI DELLE UNITÀ AVIOTRASPORTATE - A BELGOROD SONO ARRIVATI CIRCA 2.500 ELEMENTI, SEGUONO UN CORSO RAPIDO D'AGGIORNAMENTO IN VISTA DELL'IMPIEGO NELL'OPERAZIONE. E DALLA CECENIA SONO PARTITI CIRCA 600 MILIZIANI… -
Vladimir Putin non può permettersi la mobilitazione generale e allora si affida al reclutamento mascherato di piccoli contingenti, con offerte di salario e qualche bugia. Il quadro emerge da segnalazioni esterne - centri studi, come Institute for the Study of War - e osservazioni di specialisti. È un passo che provoca reazioni impreviste: bottiglie molotov lanciate contro commissariati e centri di arruolamento. Secondo alcuni sarebbero numerosi gli episodi di insofferenza, gesti enfatizzati dalla propaganda ucraina. L'Armata usa sistemi diversi per raccogliere rimpiazzi.
Primo. I riservisti sono convocati nei centri dove gli viene offerto un nuovo ingaggio. Secondo. Le compagnie di sicurezza private stanno mettendo insieme reparti misti, unendo nuovi arrivati e soldati delle unità aviotrasportate. È un sistema che non porta efficienza: mancano ufficiali d'esperienza, ne sono morti molti. Terzo. A Belgorod sono arrivati circa 2.500 elementi, seguono un corso rapido d'aggiornamento in vista dell'impiego nell'operazione.
Quarto. Dalla Cecenia sono partiti circa 600 miliziani, che si aggiungono ai compagni già in battaglia. Dal campo - oltre alle notizie contrastanti sulla sorte di Mariupol - lo sviluppo più interessante è nel settore di Kharkiv. La resistenza ha raggiunto il confine con la Russia, nei pressi della località di Ternova, e ha diffuso le foto mostrando il cippo con i colori nazionali: è il risultato dell'offensiva conclusasi con il ripiegamento del nemico.
Che, stando ad alcune informazioni, potrebbe rientrare poco più a est attraversando il fiume a Stari Saltov. Sempre gli invasori hanno «risposto» con un'incursione di commandos a nord di Sumy. È un modo per esercitare pressione costringendo gli ucraini a non sguarnire l'area, stessa tattica usata dalla Bielorussia.
Più a sud nella regione di Donetsk, attorno a Severodonetsk, gli ucraini hanno distrutto un ponte ferroviario per impedirne l'uso da parte della Russia. In questa regione gli invasori inglobano ogni giorno qualche villaggio mentre proseguono i duelli d'artiglieria. È un'erosione lenta ai danni dell'Ucraina, che reclama un costo anche per gli invasori.
Non sappiamo se la resistenza dovrà abbandonare territorio per evitare accerchiamenti, come a Lyman, in bilico. Il quadro di insieme indica alcune tendenze. L'invasore registra piccole vittorie tattiche nel Donbass, ma è lontano dai grandi risultati. È necessario imporre un cambio, tuttavia le forze sono relative. Per il Pentagono Putin ha già impegnato l'80% dei suoi battaglioni, 106 partecipano all'operazione: non ha più molto in riserva.
Presunti documenti russi catturati dagli ucraini dimostrerebbero come Mosca abbia perso centinaia di corazzati. Continuando con questo passo - avvisano gli esperti - per Putin sarà complicato andare avanti. C'è della propaganda, ma c'è anche del vero in un conflitto spaventoso per tutti. Resta da capire l'improvvisa rimozione da parte di Zelensky del comandante della Territoriale, componente essenziale del suo esercito. Ihor Tantsiura prende il posto di Yuri Halushkin, generale in carica da gennaio. Non è certo un buon segnale.