Specchio, 15 maggio 2022
Che fine ha fatto Christina Moser
e c’è un gruppo dimenticato questi sono i Krisma, fra i rari esponenti di rango della new wave italiana Anni 80. Al punto che, ricorda con amarezza Christina Moser, ai funerali di suo marito Maurizio Arcieri si presentò solo Johnson Rigueira, protagonista assoluto della scena dance nostrana di quegli anni. Christina e Maurizio hanno fatto coppia nella vita, con un matrimonio lungo quarantadue anni, nei dischi e sui palchi, venendo etichettati come punk solo perché bastavano un giubbotto di cuoio nero e i capelli biondi sparati per venire assimilati a una versione locale dei Sex Pistols.
In realtà, ricorda la voce femminile dei Krisma, loro di punk avevano poco o niente, ma nell’italietta provincial-musicale di quegli anni era più che sufficiente. Eppure ben altri equivoci li aspettavano al varco, nell’Italia insanguinata dall’odio degli opposti estremismi del Settantasette: «A mio marito Maurizio davano del nazista solo perché si vestiva di nero - dice Christina, che fra una settimana compirà settant’anni -. Gli autonomi ci lanciarono le molotov durante un concerto a Reggiolo, allora Maurizio quasi si tagliò un dito sul palco con una lametta, poi ha messo la mano insanguinata in faccia a questi qua che stavano sotto il palco». Scene non inconsuete, in un periodo in cui il palco di Santana andava a fuoco a Milano e Francesco De Gregori veniva processato sul palco del Palalido da giovani militanti della sinistra extraparlamentare.
E comunque, contestazioni politiche a parte, i Krisma sono sempre stati vagamente fuori luogo, a cominciare dall’appartenenza a un genere preciso: «Il primo pezzo che abbiamo fatto, Amore, era di Vangelis, poi siamo andati a vivere a Londra perché facevamo una musica che in Italia non esisteva». Nata a Milano da due svizzeri di Berna, col marito milanese precorreva i tempi dell’elettronica quando ancora i computer non esistevano e ci si arrangiava coi registratori a ventiquattro piste: «Solo gli italiani ci davano dei punk, ma noi non c’entravamo niente se non per i capelli corti biondi e il nero dei vestiti. Bastava a darci dei fascisti e Maurizio ha reagito con gli autonomi che ci minacciavano, col risultato che ci hanno cancellato il tour perché pensavano fossimo pericolosi».
Due album e il singolo Many Kisses resero i Krisma abbastanza famosi da garantire loro passaggi in radio e tv, complici gli occhi stellati fantasmagorici di Christina, ma il genere che praticavano era molto di nicchia e decisamente "troppo avanti" per il panorama italiano. Così, nonostante le collaborazioni illustri con Franco Battiato e coi Subsonica, in quella nicchia finirono per restare: «Coi Subsonica abbiamo lavorato nel brano Nuova Ossessione, io sono anche nel video. Abbiamo avuto collaborazioni di questo tipo perché noi eravamo bravi, ma non ci interessava fare niente per gli italiani, così come noi non interessavamo al pubblico italiano. Le ultime serate le abbiamo fatte nel 2006».
La morte di Maurizio Arcieri undici anni dopo segnò la fine dei Krisma e di un intenso rapporto sentimentale, ma al dolore si aggiunse la solitudine per la generale diserzione del mondo della musica italiana, che ai funerali dell’artista non si presentò: «Non venne nessuno a parte Johnson Rigueira, di cui sono amicissima e che ogni tanto vado a trovare a Torino». Erano stati per pochi quando facevano musica e continuavano ad esserlo persino nel momento dell’ultimo saluto, come se la loro natura elitaria - parliamo pur sempre del contesto italico - fosse destinata a perseguitarli in eterno. Christina in realtà non sembra preoccuparsene più di tanto: vive da sola coi suoi nove gatti - che sono la sua passione più grande e che «piacevano tanto anche a Maurizio» -, nella sua casa che sovrasta il Lago Maggiore, fra Luino e Laveno: «Sono molto appassionata pure di giardinaggio e sono una persona molto solitaria: ho una sorella, ma non frequento nessuno. Ho tanti gatti perché la micia, che non ero riuscita a sterilizzare, ne fece quattro sul mio letto proprio nel giorno del mio compleanno, il 22 maggio». Quando, fra una settimana, la cantante dei Krisma ne compirà settanta tondi tondi —