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 2022  maggio 15 Domenica calendario

Parla una dipendente di Elisabetta Franchi

«Lavoro per la Betty Blue da più di dieci anni e gli straordinari li ho sempre fatti, compresi il 25 Aprile, l’8 dicembre e l’Epifania. Mi sento offesa perché ci ha dato delle inadempienti, delle irresponsabili, di quelle che le minano il business.
Invece siamo professioniste e abbiamo sempre preso il lavoro molto seriamente: se oggi l’azienda è arrivata a questi livelli è anche merito nostro». Sotto accusa c’è Elisabetta Franchi (Betty Blue è la sua azienda), l’imprenditrice al centro delle polemiche per aver dichiarato di assumere donne over 40 («le prendo quando hanno fatto tutti i giri di boa»), che giovedì è stata anche condannata dal tribunale del lavoro di Bologna per condotta antisindacale nella vertenza promossa dalla Filcams-Cgil. A parlare, chiedendo l’anonimato, è invece una delle sue dipendenti, che dopo aver scioperato ha ricevuto giornate di sospensione dal lavoro, lettere di richiamo e ordini di servizio, finché la vicenda non è arrivata in tribunale.
Cos’è successo?
«Siamo state massacrate per esserci rivolte al sindacato, ecco cos’è successo. Prima delle scadenze di campionario abbiamo sempre fatto gli straordinari: chi arrivava prima, chi lavorava il sabato mattina, festività, domeniche incluse, nessuna si è mai tirata indietro. Solo che nel tempo Franchi ha accentrato tutto su di sé, è diventata anche amministratrice delegatadell’azienda e ha perso qualsiasi freno: scartavetra le persone in modo veramente ignobile. Per lei la vita privata non esiste, ha milioni di chat con tutti i gruppi produttivi dove scrive a tutte le ore, inclusa la domenica. E tu devi sempre risponderle».
Come siete arrivate alla vertenza?
«In ottobre ci è arrivata una mail che diceva: dovete fare gli straordinari, o l’azienda prenderà dei provvedimenti disciplinari nei vostri confronti. Quando hanno cominciato ad arrivare le prime lettere di richiamo ci siamo rivolte alla Cgil.
Non è stato un passo facile perché lì dentro la gente ha paura: su 150 dipendenti, siamo in una quarantina ad esserci iscritte al sindacato.
Abbiamo scioperato, rifiutandoci di fare gli straordinari. E il risultato è stato che le nostre settimane erano fatte così: il lunedì mattina ricevevamo la lettera di richiamo per gli straordinari non fatti la settimana precedente, il mercoledì la richiesta di straordinari nuovi, minimo ottoore a settimana. E il venerdì l’ordine di servizio per intimarci di essere presenti al lavoro il sabato. C’è chi ha ricevuto lettere di richiamo per avere fatto mezz’ora di straordinario in meno. Alcune di noi sono in malattia da Natale, con lo psicologo e tutto il resto. A me a dicembre è venuto un attacco di panico e sono finita in ospedale. Ma non esiste che dopo tutto quello che ho dato all’azienda io mi faccia trattare così».
E la polemica sulle over 40?
«Per noi non è niente di nuovo, la pensa proprio così. Adesso per esempio una delle sue assistenti è incinta, e lei è arrabbiatissima. Una collega è appena tornata dalla maternità e le hanno cambiato l’ufficio, proprio come le era successo con la sua prima gravidanza. Tutte le donne che adorano i suoi abiti non se lo immaginano, ma questo è il clima che si respira nell’azienda di Elisabetta Franchi. Di bello, a parte i vestiti che facciamo, lì dentro non c’è proprio niente».