la Repubblica, 14 maggio 2022
Lo strano contratti di Osimhen con il Napoli
Consegnereste mai le password dei vostri social network a vostro marito o a vostra moglie? Riuscite a immaginare un matrimonio in cui il coniuge, per indossare la fede al dito, pretende di scrivere per voi sulle vostre pagine personali? È quello che è successo a Victor Osimhen, che nel 2020 s’è legato al Napoli finché social non li separi. Nelle quarantacinque pagine di contratto, c’è anche questo: il centravanti nigeriano, al momento della firma, s’è impegnato a fornire le chiavi d’accesso dei propri profili social, cedendo al club il diritto di accedervi. Da quel giorno, nessun aspetto della vita pubblica del giocatore gli appartiene più: qualunque dichiarazione deve essere approvata dal club, ma il Napoli ha anche il diritto di aprire profili o siti a nome di Osimhen. E ovviamente di prendersene i ricavi, se mai ce ne fossero.
Gli accessi ai social network
Tecnicamente, si tratta della “cessione in favore del club di tutti i diritti promo pubblicitari spettanti al calciatore”. E riguarda, come viene ricordato più e più volte, immagine, nome, volto firma e voce del calciatore. Il Napoli diventa così “l’unica entità legittimata nell’incasso di qualsiasi somma dovuta al calciatore… e proveniente da qualunque fonte, compresa la nazionale della Nigeria”. Sì, anche i proventi degli spot per cui Osimhendovesse posare per il suoPaese. Tutto questo quanto vale? Per l’esattezza, 900 mila euro lordi, che al netto valevano 609.921 mila euro il primo anno e da questa stagione 691.518 per ogni anno. In cambio, però, Osimhen ha l’obbligo a partecipare “se e quando richiesto dal club, a tutte le iniziative connesse all’utilizzo dei diritti d’immagine”. Qualunque modalità, piattaforma, contenuto, anche quelli non ancora noti (èscritto proprio così).
In pratica, De Laurentiis potrà vendere cene con Osimhen nel metaverso e poi magari scrivere a suo nome sui suoi social quanto si sia divertito con gli ospiti virtuali. O magari commercializzare messaggi vocali o presenze digitali del giocatore su un qualsiasi portale appena inventato nei prossimi tre anni da un ingegnere informatico in qualunque parte del pianeta.Sì, perché la validità del contratto èestesa a “tutto il mondo, ivi compreso il territorio nigeriano”. Meglio specificare.
Le scarpe Nike
C’è di più. Quando si è presentato a Napoli, Osimhen aveva un grosso problema: un accordo commerciale con Nike, il fornitore delle sue scarpe, fino al 2023, che di fatto ha diritto all’uso della sua immagine per alcune iniziative. Nel contratto col club azzurro, allora, Victor si è dovuto impegnare a non rinnovare con Nike. Tutto questo se, alla scadenza, sarà ancora un giocatore del Napoli: in caso di cessione, sarà libero anche di scegliere la scarpa che vuole. Al contrario, infrangere l’impegno assunto col club e prolungare comunque il contratto con Nike gli costerebbe carissimo: il doppio di quanto ha incassato per cedere i diritti d’immagine, ossia 1,8 milioni lordi. Sì, perché il contratto prevede anche delle penali: se l’accordo fosse stracciato per “fatto o colpa del calciatore”, Osimhen dovrebbe al Napoli i 900 mila euro lordi. Niente affatto marginale è il codice comportamentale. E infatti il contratto spiega che il calciatore firmandolo ha preso atto che “comportamenti scorretti o non regolamentari sanzionati o meno pregiudicherebbero la possibilità del club di sfruttare appieno i diritti di immagine”. In pratica: deve fare il bravo, altrimenti quei 900 mila euro all’anno investiti perderebbero di valore.
L’ingaggio e i premi
In ogni caso, ha anche di cui poter sorridere il numero 9 azzurro. Il suo contratto prevede una retribuzione fissa di 4 milioni di euro fino al 30 giugno 2022. Per le prossime due stagioni invece guadagnerà 4,25 milioni netti e 4,5 nell’ultima. In più, al 10 febbraio 2021 ha incassato un corrispettivo una tantum di 672.736 euro. A tutto questo bisogna aggiungere i bonus: nella prima stagione non ne ha incassati. In questa beneficerà certamente dei 260.300 euro per l’accesso alla fase a gironi della Champions League. Se poi raggiungesse quota 20 gol potrebbe incassare altri 130.150 euro, altrettanti a quota 25 e ancora la stessa cifra raggiunta quota 30. Numeri lontanissimi, oggi, ma potrà riprovarci l’anno prossimo nel Napoli. Sempre che un social, o il Manchester United, non li separi.