La Stampa, 13 maggio 2022
Intervista a Cristiano Malgioglio
Cristiano Malgioglio, i suoi commenti all’Eurovision Song Contest fanno impazzire il pubblico e insieme a Gabriele Corsi e Carolina Di Domenico conquistate pure il web.
«Alla mia età, e non scriva quanti anni ho sennò non continuo l’intervista, mi sono preso la libertà di dire quello che voglio, quando voglio ma soprattutto con una libertà che il pubblico, che adoro, mi riconosce e il 27% di share è stata una bella soddisfazione».
Le sue battute fulminanti sono ormai nel linguaggio comune ma scherzando, scherzando ci prende parecchio.
«Sa perché le ho detto di non scrivere la mia età? Perché chi sottolinea quanti anni ho non sa che per me gli anni non esistono, esiste l’arte e chi la sa fare. Ho quasi gli anni di Barbra Streisand e sono lontano da Jane Fonda, i miei miti. Questo vuol dire che ho vissuto tanto e ho tanta esperienza e che ho visto e ascoltato tante cose. Quando qui sento le canzoni mi rendo subito conto di chi funziona e chi no».
L’Italia fa il bis? Mahmood e Blanco potrebbero farcela?
«Evidentemente, "naturalmende" non sarà facile avere un bis già quest’anno dopo la vittoria dei Måneskin, però lo dico e l’ho detto a tutti gli italiani, se vinciamo sfilerò in reggiseno e perizoma».
Tra le canzoni di questo Eurovision chi funzionerà?
«Il mio preferito del cuore. Sam Ryder, il mio amore confessato e gliel’ho anche detto quando l’ho incontrato. Ieri sera mi ha scritto ringraziandomi per quello che dico su di lui e quasi ho avuto un mancamento. Mi piacerebbe invitarlo a cena e cucinare per lui la parmigiana di melanzane. O le lasagne che so fare benissimo. Lui è bellissimo, bravissimo e ha una canzone che è una bomba. La notte vado a letto con la sua fotografia sotto al cuscino e a volte me lo sogno. Comunque, sono bellissime le canzoni dei Paesi Bassi, della Grecia, del mio amato Portogallo. Certo, la vittoria dell’Ucraina sarebbe simbolica, ma sul pezzo del Portogallo ho pianto pensando a mia sorella Francesca, che è scomparsa quattro anni fa e amava molto il Fado. Ah e non dimenticate la cantante greca Amanda Georgiadi. La sua Die together mi ha toccato nel profondo, se ci fosse un premio per il testo più bello lo darei a lei».
E chi non le è piaciuto ?
«Tanti, tantissimi, perché non hanno capito il senso della musica che si ascolta adesso e dimenticano il passato. Chi ha copiato lo ha fatto male. Non mi aspettavo la Moldavia in finale, mentre la concorrente albanese dovrebbe denunciare lo stilista. La canzone non è brutta e lei ha una voce molto potente ma l’abbigliamento non si guarda e dà fastidio agli occhi».
Se la sarebbe sentita di presentare magari al fianco di Pausini, Cattelan e Mika?
«Il ritmo di questo spettacolo è serratissimo e io ho bisogno dei miei tempi anche se sono uno che si adatta e non ci sarebbero stati dei problemi. Certo, diciamo che con i miei vestiti avrei nascosto tutti gli altri e anche il mio trucco non le dico quanta gente me lo vuole copiare e quanti messaggi mi arrivano anche dall’estero».
Potrebbe aprire una scuola di trucco, i social ne sono pieni.
«Io adoro i "sogial" e i "sogial" adorano me. Sono importantissimi e sì, è vero, potrei aprire una scuola di trucco ma sto bene dove sono e per il secondo anno con Gabriele Corsi speriamo di portare fortuna all’Italia. Io sono un portafortuna nato».