La Stampa, 13 maggio 2022
Anatomia di Madonna
Con Madonna e i suoi genitali molti di noi sono cresciuti. Negli Anni Ottanta, tante ragazze uscivano la sera in guepierina di pizzo rosso alla «Cercasi Susan Disperatamente», e si sentivano felicemente sfrontate, più predatrici che prede. E tanti ragazzi di ogni inclinazione amavano il suo essere diversa dalle bambolone d’epoca, con spalle imbottite e capelli enormi. Negli Anni Novanta, nei salotti di professionisti disinvolti, nei negozi di parrucchieri aggiornati, si poteva trovare il librone fotografico «Sex», aperto su Madonna nuda a far cose sadomaso e altro. Le foto sono di Steven Meisel, qualche copia si trova online, costa dai 300 ai 600 euro. Costerà di più «Mother of Creation», trittico che è la nuova rappresentazione della madonnità, pezzo unico in formato Nft (non-fungible token, atto di proprietà di un’opera digitale). Ieri era arrivato a qualche decina di ether (una criptovaluta) sul sito superare.com, dove l’asta è in corso fino a stasera a mezzanotte.
Nei tre video, realizzati dal videoartista Beeple, Madonna tenta il suo ruolo definitivo, la grande madre digitale. In «Mother of Creation», il suo avatar sta su un lettino tipo risonanza magnetica in posizione ginecologica. Dalla sua vagina esce una specie di erba cipollina, che poi diventa un grosso albero nodoso (sempre restando radicato nella vagina). L’albero si copre di fiorellini multicolori, poi è mosso dal vento. In «Mother of Technology», Madonna partorisce un millepiedi meccanico, come in un film di fantascienza francese chic. In «Mother of Evolution» partorisce un frullo di farfalle. Le farfalle, pare, «sono una metafora del paradosso per cui il mondo sta bruciando in uno scenario post-apocalittico, ma ci sono ancora tracce di vita», si legge nella presentazione dei video.
Più che di farfalle e di clima e di apocalisse, ora si parla dei genitali in primo piano, ricreati scansionando i suoi. Hanno creato curiosità e nervosismi più di ogni attività madonnesca dell’ultimo quarto di secolo. Forse perché non ci si vuole sentire figli di Madonna, forse perché l’avatar ci sembra troppo giovane. Forse perché è una donna di 63 anni mezza icona globale mezza dimenticata, che si rimette al centro della conversazione, con un mezzo innovativo seppur criticato (il valore degli Nft fluttua peggio dei bitcoin; i non-fungibile token sono spesso un modo per riciclare denaro sporco; ora vanno male, c’è chi spera che il caso Madonna li rilanci). Così sul trittico di video, al solito, ci si è spaccati.
Contro di lei, sui social network, si sono espressi molti uomini; con variazioni sul tema «è vecchia e alla disperata ricerca di attenzione», e con l’ultraclassico «è matta». L’hanno criticata vari siti di ultradestra, come il trumpiano Breitbart; schifato perché una delle organizzazioni a cui verrà devoluto il ricavato dell’asta - interamente benefica - paga cauzioni a persone in carcere, spesso afroamericane, a volte di BLM (Black Lives Matter). E così, a chi non è Mbeb (maschio bianco etero basico) ne’ Maga (Make America Great Again), vien voglia di difendere Louise Veronica Ciccone.
Anche se le battutacce sull’albero vengono alle più politicamente corrette. Anche se Beeple, oggi il terzo artista più quotato del mondo (ha venduto un Nft a 69 milioni di dollari) fa del kitsch-pop non pazzesco: per il critico Jerry Saltz le sue opere sono «paccottiglia Sci Fi e Star Wars veramente veramente derivativa». Va anche sottolineato che qualche giorno fa Madonna ha chiesto udienza via Tweet a Papa Francesco: «Sono stata scomunicata tre volte, non mi pare giusto»: non pare probabile che il Vaticano apprezzi l’ultima espressione artistica della diva.
E però da quasi mezzo secolo Madonna ci prova sempre, rischia, fa fiasco, ritenta, ridiventa iconica, risparisce, riprova. Come in una sua canzone d’epoca, «I get up again/over and over». Come una che della sua vita ha fatto un’opera multimediale; difficile da ignorare, con molti livelli di fruizione. E ora - forse - Madonna si sta ritirando dalla corsa contro il tempo e vuole diventare completamente digitale (le scelte degli ultimi anni, tra abbigliamento e atteggiamento e ristrutturazioni fisiche portano a pensarlo, poi chissà).