Corriere della Sera, 12 maggio 2022
I sondaggi in Ucraina
È il momento dei tanti sondaggi sui sentimenti delle opinioni pubbliche riguardo alla guerra lanciata da Putin. C’è però una popolazione poco facile, per ovvie ragioni, da interrogare: quella ucraina. L’ha fatto il Cirs, un centro di ricerca dell’International Republican Institute, un think-tank non-partisan ma più orientato verso il partito repubblicano americano. Nel 2019, quando fu eletto presidente, Volodymyr Zelensky si assicurò il 73% dei voti ma lo scorso ottobre solo il 25% degli elettori approvava il suo operato: oggi, quella percentuale è salita al 94% - dice il sondaggio Cirs pubblicato il 9 maggio. L’ottimismo dei cittadini colpiti da questo attacco brutale è straordinario: il 95% ritiene che il futuro sia «piuttosto promettente». Il sondaggio è stato condotto tra il 30 marzo e il 2 aprile su tutto il territorio dell’Ucraina a esclusione della Crimea e degli oblast di Donetsk e Lugansk: la quota di ottimisti è altissima in tutte le altre zone; la più bassa, nelle provincie dell’Est, è al 92%. Il 97% degli intervistati è anche convinto che l’Ucraina vincerà la guerra. Se Kiev potesse scegliere una sola alleanza economica, l’80% indicherebbe l’Unione europea; il 2% vorrebbe unirsi a Russia, Bielorussia e Kazakistan. Se si votasse oggi sull’adesione di Kiev alla Nato, il 59% direbbe sì, il 14% sarebbe contro, il 21% non voterebbe. Il 53% ritiene che alla fine delle ostilità l’Ucraina manterrà i confini riconosciuti internazionalmente, cioè quelli del 1991; il 22% crede che tornerà alla situazione precedente all’invasione del 24 febbraio scorso; il 16% pensa che recupererà tutto meno la Crimea. Solo il 5%, però, è disposto a riconoscere la Crimea come parte della Russia. Più in generale, il 37% è pronto ad accettare che Kiev scelga uno status neutrale e non aderisca alla Nato ma è contrario a ogni altra concessione a Mosca; il 44% è contrario a cedere qualsiasi cosa a Putin, non il territorio e non il veto sull’alleanza militare alla quale unirsi. I Paesi che secondo gli ucraini hanno dato il maggior supporto contro l’aggressione sono Polonia (67%), Regno Unito (56%), Stati Uniti (54%), Georgia (17%). La Francia è al 7% e la Germania all’1%. Dal momento del sondaggio è passato più di un mese: vista la realtà sul terreno, la convinzione di potere respingere l’invasore e tornare a vivere rimane probabilmente molto diffusa.