Corriere della Sera, 12 maggio 2022
Rooney vs Vardy, la disfida delle Wags
La giudice preposta al caso aveva caldeggiato per il patteggiamento. La causa, aveva sottolineato Karen Steyn, sarebbe stata molto costosa. Ne valeva la pena? Niente, però, conta più della reputazione per chi vive soprattutto di fama: la parcella legale non sembra così preoccupare le due mogli di calciatori scese in campo l’una contro l’altra all’Alta corte di Londra nell’ambito di un procedimento che – come già quello tra Johnny Depp e il tabloid Sun — sta raccogliendo quotidianamente di fronte allo storico tribunale londinese una folla di giornalisti, fotografi e curiosi.
Chi ha detto cosa sull’altra? Al centro della battaglia tra Coleen Rooney – moglie di Wayne, geniale e irascibile centravanti del Manchester United e della nazionale inglese ora tecnico del Derby County – e Rebekah Vardy – suo marito Jamie gioca per l’Inghilterra e il Leicester – ci sono informazioni private finite in mano ai tabloid. Stanca di leggere sui giornali di fatti e vicende che aveva rivelato solo alle amiche più strette, Rooney, con uno stratagemma degno di Agatha Christie, aveva identificato la responsabile dando a tutte storie diverse. Il nome della colpevole era stato infine rivelato sui social nel 2019 con tanto di rullo di tamburi: su Instagram Rooney ha quasi un milione di follower, idem su Twitter. Non è un’accusa che poteva passare inosservata. Vardy nega di aver violato la privacy dell’ex amica. Non è stata lei a raccontare i fatti privati di Coleen al Sun, sostiene: non riuscendo a digerire la denuncia di Rooney, l’ha citata a giudizio per diffamazione. Si tratta di un caso che sta catturando l’interesse del pubblico e al quale i mezzi d’informazione britannici stanno dando grande risalto, perché le due donne sono esponenti di punta delle wags (wives and girlfriends), il colorito e chiacchierato gruppo delle compagne dei calciatori che popola le pagine dei tabloid (nonché i reality in tv).
Considerando il costo della causa – almeno 400.000 euro in avvocati a testa, stando alle stime – sarebbe lecito immaginare chissà quali segreti, mentre si tratta di notizie a grandi linee innocue, tipo il viaggio di Coleen in Messico alla ricerca di una formula magica per concepire una figlia femmina (dopo tre maschi). La rete e il potere oscuro dei social hanno fatto il resto e la povera Vardy è stata raggiunta da un’infinità di minacce e messaggi osceni. In più, essendo stata caratterizzata come un’amica poco affidabile è stata allontanata dal gruppo. In sua difesa Vardy ha puntato il dito contro il suo entourage, in particolare l’ex agente Caroline Watt, che sarebbe la vera responsabile. Intanto, però, è lei a dover rispondere in tribunale alle domande pressanti in un caso che sta portando allo scoperto dettagli stravaganti di esistenze lontane anni luce dalla normalità (ieri, ad esempio, al tribunale è stata mostrata una fotografia di Rebekah con un enorme serpente sul letto), a dimostrazione che costo della causa, forse, non sarà solo finanziario.