ItaliaOggi, 10 maggio 2022
In Portogallo, un’isola di pannelli solari
A vederla dall’alto sembra un’isola in cui il sole riesce letteralmente a specchiarsi. E in fin dei conti è proprio quello che succede nel bacino idrico di Alqueva, in Portogallo, dove nei giorni scorsi è stata collocata la prima tranche dei pannelli fotovoltaici che daranno vita al più grande parco solare galleggiante d’Europa. Tutto dovrebbe essere pronto per luglio, intanto sulle acque portoghesi galleggiano 12.000 pannelli solari, delle dimensioni di quattro campi da calcio, come riporta l’Agenzia Reuters.
L’impianto è realizzato dalla principale multiutility del paese, la Edp, nel più grande lago artificiale dell’Europa occidentale: sarà una sorta di paradiso delle fonti rinnovabili, dove idroelettrico e solare andranno a braccetto, sfruttando le lunghe ore di sole che baciano il Portogallo. La lucente isola galleggiante fa parte del piano portoghese per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, una strategia green ma anche una mossa per evitare le ripercussioni dei repentini aumenti dei prezzi, fenomeno che con lo scoppio della guerra in Ucraina si è particolarmente accentuato. Il Portogallo non importa grandi quantitativi di gas e petrolio dalla Russia, ma ovviamente è soggetto alle fluttuazioni del mercato.
Miguel Patena, direttore del gruppo Edp e responsabile del progetto solare, ha spiegato che il parco galleggiante ha una capacità installata di 5 Megawatt e l’elettricità qui prodotta costerebbe un terzo di quella generata da un impianto a gas. I pannelli posizionati sulla superficie del bacino idrico di Alqueva, come detto già utilizzato per generare energia idroelettrica, produrrebbero 7,5 gigawatt/ora di elettricità all’anno e sarebbero integrati da batterie al litio per immagazzinare 2 Gwh. Possono fornire elettricità a 1.500 famiglie, soddisfacendo così le necessità energetiche di un terzo della popolazione delle vicine città di Moura e Portel.
«Questo progetto è il più grande parco solare galleggiante in una diga idroelettrica in Europa, è un ottimo punto di riferimento», ha detto alla Reuters Patena. Un impianto del genere presenta diversi vantaggi: non consuma suolo, per esempio, e può sfruttare le infrastrutture esistenti e i collegamenti alla rete della centrale idroelettrica. Inoltre l’energia in eccesso generata nelle giornate di sole può servire per pompare acqua nel lago ed essere così immagazzinata per un utilizzo successivo nelle giornate nuvolose o di notte.
Edp ha già in programma di espandere il progetto Alqueva. Il mese scorso, infatti, si è assicurata il diritto di costruire un secondo parco galleggiante con una capacità installata di 70 MW.