la Repubblica, 10 maggio 2022
Dilagano i furti di gas per far fronte ai rincari
Un contratto regolare di fornitura ma con i consumi azzerati. Il contatore non gira, il gas però passa attraverso un foro praticato su una membrana. Manomissione truffaldina ma soprattutto pericolosa. È la nuova frontiera dei furti di energia, una fattispecie da tempo consolidata nel nostro Paese, ma che negli ultimi mesi fa segnare un trend in crescita e soprattutto un’allarmante estensione al gas metano. Fenomeno non ancora registrato dalle statistiche ma che — a giudicare dagli interventi di polizia, carabinieri, polizia municipale e delle stesse imprese di erogazione dei servizi — si aggira su un + 20%, soprattutto nelle regioni del centro e del sud dove il peso della crisi economica si fa più sentire.
«Segno dei tempi, diretta conseguenza dell’aumento delle bollette di gas e luce. I furti di energia si stanno moltiplicando con ritmo serrato», confermano dalla questura di Pescara dopo l’ennesimo intervento su richiesta dei tecnici della rete di distribuzione del metano, che hanno già scoperto una ventina di manomissioni che destano allarme. Perché — spiegano gli investigatori della polizia — «va sottolineato che il furto di energia rappresenta una seria minaccia per la sicurezza e la salute, visto che gli impianti manipolati per rubarla spesso non soddisfano i requisiti standard e potrebbero provocare incendi o scosse elettricheletali». Il nuovo escamotage utilizzato non ha nulla a che vedere con il classico allaccio abusivo. Ecco come funziona: i titolari dei contratti di fornitura di gas metano azzerano di fatto i consumi, chiudendo la valvola del contatore una membrana si frappone tra la rete di distribuzione e l’appartamento o l’esercizio commerciale interessato. Ma basta smontare il contatore e praticare un foro nella membrana per far sì che il gas, per sua natura volatile, passi anche se più lentamente mentre il contatore non riparte, rilevando dunque consumi zero. Un sistema per aggirare la lettura del contatore, simulando la sospensione della distribuzione del gas e limitandosi a pagare la piccola quota fissa in bolletta. «È un fenomeno che riscontriamo soprattutto nei quartieri popolari — spiega Emilio Torlo, titolare di un’azienda di distribuzione di gas — è chiaro che smontare il misuratore e rimontarlo provocando una dispersione volontaria di gas, bucando e compromettendo un impianto, è un’operazione a rischio».
Sono in aumento anche i collaudati e meno pericolosi allacci abusivi alle reti elettriche, di gas e diacqua ma va sempre forte anche il magnete piazzato sul contatore in grado di rallentare la misurazione. Lo conferma il numero di interventi delle ultime settimane da un capo all’altro dell’Italia, soprattutto nelle periferie. Ieri nel quartiere Librino a Catania i carabinieri hanno denunciato quindici persone per furto di energia elettrica e acqua, con allaccio manomesso e direttamente collegato alla rete pubblica. «Il disagio sociale amplifica un fenomeno da tempo diffuso che riguarda abitazioni private, ma anche esercizi commerciali». Insomma, non solo famiglie che non arrivano a fine mese: anche bar, ristoranti, pizzerie, negozi, alle prese con bollette insopportabili, corrono il rischio della denuncia. E intanto risparmiano quel che possono. A Taranto ammonta a 90.000 euro il danno stimato dalla compagnia elettrica per gli ultimi allacci abusivi scoperti dalla polizia la scorsa settimana. Questa volta il trucco utilizzato da privati e titolari di ristoranti e pizzerie era quello del bypass che non permetteva di rilevare il consumo elettrico. Anche nelle grandi città il fenomeno è in aumento. A Roma il prefetto Matteo Piantedosi ha disposto una serie di controlli ad hoc e i carabinieri, intervenuti a Tor Bella Monaca a dare man forte al personale di Acea, Areti e dell’Ater nella zona delle palazzine popolari, hannoscoperto una raffica di allacci abusivi alla rete elettrica e a quella del gas.
E poi c’è l’odioso capitolo delle truffe agli anziani e agli incauti utenti che pubblicano sul web dati sensibili della propria identità. Da una parte si moltiplicano le offerte di contratti vantaggiosi da parte di fantomatiche aziende di gas e luce che riescono a conquistare la fiducia di persone anziane convinte di abbandonare i vecchi cari fornitori con la promessa di bollette più leggere, dall’altra ignari cittadini si ritrovano improvvisamente titolari di forniture con prelievi in conto corrente o addebiti su carte di credito per consumi di abitazioni o appartamenti di cui non conoscono neanche l’esistenza.