la Repubblica, 9 maggio 2022
Intervista ad Anna Ferzetti
Anna Ferzetti mette a posto le carte di scuola delle figlie: «Organizzo la settimana, gli arretrati, i campi estivi, i festival...». Il compagno, Pierfrancesco Favino, è sul set a Milano: «Lui gestisce da lontano, poi mi darà il cambio». Al traguardo dei quarant’anni l’attrice ha una carriera serenamente affollata: a teatro è una donna schiacciata dalle sorelle inOvvio destino , una docente precaria nel film(Im)Perfetti criminali e la compagna in crisi di Ambra Angiolini nella serieLe fate ignoranti .
Partiamo dal film?
«Alessio Maria Federici ha colto la mia comicità inconsapevole. Io e Filippo Scicchitano siamo una coppia che tira la carretta, lui guardia notturna, lei supplente. Perdenti?
Lo siamo tutti, spesso».
Una sua sconfitta cocente?
«Il mio lavoro ne porta ogni giorno. Io patisco questo giocarmela ogni volta. Due passi avanti e quattro indietro.
Bisogna essere centrati, basta un attimo per arrendersi».
Lei ci ha pensato?
«Sì, lo ammetto. In un momento in cui cercavo di capire alcune cose da donna, da madre. Risolti non si è mai del tutto. Ma i ruoli e i complimenti sono iniziati ad arrivare, Ora so che ho qualcosa da raccontare».
C’era un piano B?
«Da giovane lavoravo nei festival.
Sono organizzata, anche un po’ rigida, l’infanzia e la scuola tedesca che mi hanno formato, nel rispetto e nel rigore. Ma nello spettacolo ci sono nata, cresciuta, attraverso mio padre, mio zio agente, mio cugino critico».
Suo padre Gabriele è stato una presenza importante al cinema.
«Io l’ho capito tardi. Quando sono nata lui aveva già 57 anni, era l’era del teatro e lì ho iniziato io. Il cinema l’ho scoperto dopo la sua morte, grandifilm come L’avventura , A ciascuno il suo .A lui stava stretta la casacca del bello, gli piaceva imbruttirsi, cambiare denti e camminata. Io ho preso da lui. Davanti agli applausi a teatro s’intimidiva e si emozionava come un bambino. Anche io, siamo due piagnoni. Lui era un finto altero e un vero timido».
Il teatro per lei: un ovvio destino.
«Mi appassiona il macchinario dello spettacolo, ritrovarlo dopo due anni di pandemia è stato eccitante. Ancor di più condividerlo con Daniela Marra, una scoperta, e la mia amica Vanessa Scalera, che ha finalmente il successo che merita. Sul palco ogni sera finiamo stremate ma appagate».
In sala il mio vicino di poltrona ha sussurrato “la bionda è la moglie di Favino” e la moglie: “È brava”.
«Sono orgogliosamente figlia di Gabriele Ferzetti e compagna di Pierfrancesco Favino. Ma sto costruendo il mio percorso e voglio diventare sempre più brava, sono soddisfatta diLe fate ignoranti ».
Özpetek l’ha voluta in coppia con Ambra.
«Con Ferzan avevo lavorato inUn giorno perfetto . Mi conosceva perché avevo partorito il primo giorno di lettura diSaturno contro ,Picchio era arrivato tardi. Oggi mi ha dato un ruolo che nessuno avrebbe pensato, mi ha cambiato corpo e velocità. Le fate ignoranti vent’anni fa ha aperto un mondo al pubblico. Dalle mie figlie vedo che le nuove generazioni sono diverse. La grande ha visto la serie, “siete belle e credibili, tu e Ambra”, ha detto. Mi racconta di scuola, “mamma non ho trovato ancora fidanzato o fidanzata...”. I ragazzi, il futuro, sono così».
Quando vi siete conosciuti Favino era agli inizi.
«Ballavamo a una festa. Lui mi colpì, un po’ orso bruno, pieno di capelli, giocherellone, semplice, buono. Mi pareva di averlo già visto, ma l’avevo scambiato per un altro attore. Ci siamo poi incontrati per caso in un bar, io credo al destino. Diciott’anni dopo eccoci qui. Abbiamo deciso di fare una famiglia insieme ed è quello il primo nostro progetto».
Avete fatto teatro, girato “Moschettieri del re”, condotto la cerimonia dei Nastri d’argento.
Cosa vorreste fare insieme, un film?
Teatro, Sanremo?
«Sanremo è la cosa più improbabile e divertente: entrambi cantiamo, balliamo, ci appassioniamo e sul palco insieme non abbiamo filtri. Lo faremo capitare, quando troveremo la storia giusta. Ma non lo faremo capitare spesso».