la Repubblica, 8 maggio 2022
Bufera su Elisabetta Franchi
Donne al lavoro? Sì, ma over 40. «Se dovevano far figli o sposarsi lo hanno già fatto e quindi io le prendo dopo tutti i giri di boa, sono al mio fianco e lavorano h24». Parola di Elisabetta Franchi, affermata imprenditrice bolognese del settore della moda, insignita un anno fa anche del titolo di Cavaliere della Repubblica. In passerella con i suoi abiti ha sfilato anche Gessica Notaro, sfregiata con l’acidonel 2017 dal suo ex fidanzato e poi diventata simbolo per le donne. Però ieri l’imprenditrice ha parlato del lavoro femminile in termini che sono stati definiti “medioevali” da chi ha condiviso sui social il video dell’intervento. «Parlo dalla parte dell’imprenditore, quando metti una donna in una carica importante, se è molto importante poi non ti puoi permettere di non vederla arrivare per due anni — ha detto Franchi sul palco di un’iniziativa organizzata da Il Foglio proprio sul tema “Donne e moda” — . Perché quella posizione è scoperta e un imprenditore investe tempo, energia e danaro. Se ti viene a mancare è un problema. Anche io da imprenditore responsabile della mia azienda, spesso ho puntato su uomini». Quindi niente donne in azienda? «Io le ho messe, ma sono “anta”, sono ragazze cresciute — ha spiegato Franchi — le prendo che hanno fatto tutti i giri di boa, sono libere e tranquille». Anche la visione del focolare domestico èapparsa “démodé”, persino alla vigilia della festa della mamma. «Io sono emiliana ed emancipata ma abbiamo un dovere che è nel nostro dna e non dobbiamo rinnegarlo — ha asserito l’imprenditrice —. I figli li facciamo noi. “Incinto” ancora no, il camino in casa lo accendiamo noi ed è una grande responsabilità». Un discorso che ha scatenato decine di commenti sui social, anche ironici come: “Ecco a voi la presentazione della collezione autunno-medioevo”, ma soprattutto arrabbiati.
Perché in un Paese in cui il rapporto di Save the Children ha appena messo in luce che il 42,6% delle madri tra 25 e 54 anni non è occupata, queste parole sono state come sale sulle ferite. Tanto che la stilista ha poi dovuto precisare su Instagram, dove ha un seguito di 2,9 milioni di followers: «L’80% della mia aziendasono quote rosa, di cui il 75% giovani impiegate e il 5% dirigenti e manager donne — si legge nelle sue stories — il restante 20% sono uomini di cui il 5% manager. C’è stato un grande fraintendimento per quello che sta girando sul web, strumentalizzando le parole, la mia azienda oggi è una realtà quasi completamente femminile ». Secondo Franchi, il suo intervento era volto a sottolineare che «lo Stato italiano è ancora abbastanza assente, mancando le strutture e gli aiuti, le donne si trovano a dover scegliere tra famiglia e carriera. Chi riesce a conciliare famiglie e carriera è sottoposta a enormi sacrifici, come quelli che ho fatto io».
Franchi, bolognese classe 1968, ha la storia di una imprenditrice che si è fatta da sé, partita a 14 anni dai banchi del mercato di Bologna, per approdare al guardaroba delle star di Hollywood del calibro di Angelina Jolie o Bella Hadid. Amministratrice unica del marchio Betty Blue s.p.a, ha costruito una realtà con fatturato da 129 milioni di euro in epoca pre-Covid. Dopo aver conquistato premi come imprenditrice dell’anno (nel 2021 quello EY ad esempio), adesso però Franchi è scivolata su un tema delicatissimo.