la Repubblica, 7 maggio 2022
Londra è sempre più rossa. Flop storico per Boris Johnson
Che flop storico per Boris Johnson e i conservatori alle amministrative britanniche. I tory hanno perso per la prima volta dall’istituzione nel 1964 il simbolico comune di Westminster. Ma anche, dopo 44 anni di dominio, quello di Wandsworth, la circoscrizione locale preferita di Margaret Thatcher che qui costruì la carriera. Insomma, Londra è sempre più rossa. Ed è evidente la disaffezione di molti elettori tory per Johnson dopo lo scandalo Partygate. La posizione del premier resta in bilico: ulteriori multe potrebbero reinnescare la rivolta nel partito e innescare un voto di sfiducia. «È stata una dura notte, ma ora concentriamoci sui veri problemi dei cittadini», ha commentato Johnson. Non solo: il Labour di Sir Keir Starmer ha prevalso anche in un altro simbolico quartiere della capitale, Barnet, dove vive un’ampia comunità ebraica e che il partito aveva prima perso per le accuse di antisemitismo contro il precedente leader Jeremy Corbyn. Fuori Londra, invece, i laburisti riconquistano Sunderland, città del Nord operaio, e anche Southampton nel sud. I conservatori perdono almeno 280 seggi comunali, mentre i laburisti ne guadagnano 60, e i liberal democratici 150, mentre in Scozia gli indipendentisti Snp espandono il loro dominio. Secondo una simulazione Sky, con unpanorama simile alle legislative i conservatori sarebbero in vantaggio di 7 seggi sui laburisti (nonostante il 35% di questi ultimi contro il 30% nazionale dei tory), ma senza maggioranza assoluta.Tuttavia, il Labour non può gioire troppo. Ad Hull, per esempio, sono stati superati dai Lib-Dem. Come nota il guru dei sondaggi Sir John Curtice, fuori dalla capitale i laburisti non hanno aumentato la loro influenza, talvolta facendo peggio dell’era Corbyn. Insomma, Starmer fa ancora fatica a conquistare l’Inghilterra lontana da Londra. Ieri, poi, al leader Labour è arrivata una notifica dalla polizia di Durham. Quelle birre e il takeaway indiano proibiti dal lockdown dell’aprile 2021 ma consumati da Starmer e una trentina di collaboratori, beccati in un video virale, ora saranno sotto inchiesta. Furia di conservatori e tabloid di destra: «Starmer ha chiesto per settimane le dimissioni di Johnson per il Partygate. Ora deve dimettersi anche lui!». La sensazione è che sia i Tory che il Labour siano oggi più deboli, così come i loro leader.