Corriere della Sera, 7 maggio 2022
I 90 anni di Valentino
Valentino Garavani, in arte Valentino, «l’imperatore», compirà 90 anni l’11 maggio, mercoledì prossimo. «I» festeggiamenti» avrebbero dovuto essere una sorpresa: auguri, mostre, onoreficenze, foto e discorsi. E lo saranno. Ma perché non cominciare subito? Dalla «family» (la grande tribù che vive con lui) fanno sapere che il «signor» Valentino non parlerà, né si mostrerà. «Perché...». Perché? «Un compleanno come questo è naturalmente il più straordinario, da celebrare con fuochi d’artificio, ma la situazione della guerra e le immagini che ogni minuto ci passano davanti – risponde Giancarlo Giammetti, lo storico socio e compagno del couturier, insieme, negli anni Sessanta, hanno creato l’impero – ci hanno fatto decidere per un compleanno sereno e tranquillo, con famiglia e amici». Più di 60 giorni come questi trascorsi, vada con i ricordi: «Abbiamo sempre adorato festeggiare queste date e abbiamo organizzato nel passato dei compleanni strepitosi, trascinando i nostri amici allo Studio 54 negli Anni 80 trasformandolo in un Circus, o su una nave per navigare il Nilo o a Lisbona, Marrakech, Saint Petersburg, Praga, Rio… Ne abbiamo avuti tanti, bastano come meravigliosi ricordi».
Valentino e Giancarlo, da quella sera di luglio del 1960, una cosa sola. Quale è stato il giorno in cui tutto «fu chiaro»? «Presto abbiamo capito di essere sulla strada giusta. Ma nella moda la chiarezza sta soprattutto nel creare uno stile e mantenerlo, e questa ricerca dura tutta la vita».
Insieme una forza: chi è e cosa? «L’estro e la visione». Mancano tre giorni, il tempo per pensarci ancora, c’è: lei che lo conosce meglio di tutti sa quale regalo, telefonata, incontro il signor Valentino vorrebbe quel giorno? «Pochi regali ma lettere, videochiamate e presenze». Cosa significa far parte della tribù di Valentino, essere addirittura la persona più importante da quando, entrambi, eravate poco più che trentenni? E chi con lei oggi è la family? «È una grande famiglia e come in tutte le famiglie ci sono nuovi arrivi e per fortuna pochissime partenze. Ci sono i famosi nostri litigi, ma anche una mano sempre pronta ad aiutare, una spalla a cui appoggiarsi». Fra le sorprese ci sarà anche l’omaggio di Voghera, dove Valentino Garavani nacque e da dove partì giovanissimo per Parigi prima e poi Roma: le chiavi della città, la benemerenza, una mostra. Il Comune e la maison insieme. «Una grande emozione. Valentino non ha visitato Voghera da molti anni e tornare un giorno a vedere questo omaggio lo riempie di gioia. Abbiamo in programma di ricambiare questo regalo con qualcosa di importante per la città. Qualcosa che porti il suo nome».
Pierpaolo Piccioli, lo stilista che sta portando avanti con grande rispetto, onore e successo, il nome di Valentino, ha disegnato una felpa per l’occasione il cui ricavato andrà in beneficenza: «I love beauty, It’s not my fault», «Amo la bellezza, non è colpa mia» ci sarà scritto. «Perché una felpa? È una cosa che fa parte del mio modo di mostrarmi e più semplicemente di vestirmi. Volevo che nel mio omaggio a lui ci fosse qualcosa di personale e poi l’ho scelta perché in fondo anche Valentino è sempre stato un po’ punk, in modo elegantissimo certo, ma non ha mai piegato la sua creatività a nessun diktat che non fosse il suo amore assoluto per il bello – dice Piccioli —. Un uomo dalla personalità forte, che ha inseguito la sua idea di bellezza senza lasciarsi distrarre dal sistema e dalle regole. Un esteta che ha saputo dare spazio agli altri creativi senza mai temerne il talento. Ma soprattutto un couturier. Insieme a Yves Saint Laurent, l’ultimo vero couturier dei nostri tempi».
Giancarlo Giammetti, pistola alla tempia: Pink PP o rosso Valentino? «Il rosso Valentino è eterno».
Compleanno al contrario: il regalo più bello che Valentino ha fatto a lei? E viceversa? «Sa che stranamente non me li ricordo?».