ItaliaOggi, 6 maggio 2022
Il Canada vuole punire i crimini spaziali
Il Canada comincia ad attrezzarsi per punire i crimini commessi nello spazio o sulla Luna. E lo fa in vista della propria partecipazione al progetto Artemis, messo a punto dalle agenzie spaziali americana (Nasa), europea (Esa), giapponese (Jaxa) e canadese (Csa), appunto, per far sbarcare la prima donna sulla Luna entro il 2024, oltre ad un secondo uomo, primo passo del progetto a lungo termine di stabilire una presenza autosufficiente in una stazione orbitante tra la Luna e la Terra. Il Canada fornirà un braccio robotico a questa futura stazione spaziale, base per le missioni degli astronauti. E a maggio 2024 un astronauta canadese parteciperà al primo volo del programma Artemis in orbita intorno alla Luna.
Dunque, guardando al futuro, il governo canadese del premier Justin Trudeau ha pensato di adeguare il proprio codice penale per perseguire gli astronauti che commetteranno reati nello spazio e sulla Luna, estendo la propria giurisdizione oltre i confini nazionali per punire eventuali crimini in orbita o sulla superficie lunare come se fossero stati commessi nello Stato federale canadese. Lo dice chiaramente la mozione approvata il 28 aprile dai deputati canadesi. L’emendamento in questione recita testualmente che «si ritiene che un membro dell’equipaggio canadese che, durante un volo spaziale, commetta un atto o un’omissione al di fuori del Canada che, se commesso in Canada costituirebbe un reato punibile, abbia commesso tale atto o omissione in Canada». Inoltre, anche i membri di un equipaggio non canadese potranno essere perseguiti se con le proprie azioni attentino alla vita e alla sicurezza di un membro dell’equipaggio canadese.