La Stampa, 6 maggio 2022
A Zagarolo la "Festa della vittoria. L’Unione sovietica libera l’Europa dal nazifascismo"
Un volantino diffuso su internet. È bastato poco al Pci di Zagarolo per far parlare del piccolo comune alle porte di Roma. Altro che Pro Loco. La sezione locale del Partito comunista italiano invita tutti in paese domenica 8 maggio. Scampagnata fuori porta per la festa della mamma? Sagra dell’uva? No: appuntamento alle 10.30 al cimitero di Palestrina, davanti al sacrario dei partigiani sovietici, per celebrare la “Festa della vittoria. L’Unione sovietica libera l’Europa dal nazifascismo”. Seguono dibattito e pranzo. Peccato che nella locandina dell’iniziativa la Z di Zagarolo assomigli terribilmente alla Z dipinta sui carri armati russi che stanno distruggendo l’Ucraina. Ai Castelli romani non conoscono la propaganda putiniana? A quanto pare la condividono: «Noi comunisti siamo per un’Ucraina neutrale e antifascista, per una collaborazione con la Russia, per la pace e la prosperità del continente europeo che deve liberarsi dal giogo degli Usa». Il Pci si lamenta di «una narrazione unica, con Nato e Ue che armano il battaglione Azov nazista e che vede l’Italia in prima fila contro la Resistenza del Donbass e nell’invio di armi contro i loro alleati russi». Potrebbe esser peggio? Domenica ha messo brutto, potrebbe piovere. —