la Repubblica, 5 maggio 2022
Premio Atlante al prof. di Pavia che insegna la chimica con i Lego
ROMA – «Desidero ringraziare United Network e Repubblica@Scuola per questo premio alla sperimentazione e alla innovazione degli insegnanti. È importantissimo sostenere la capacità di sperimentare nelle scuole usando tutti gli strumenti. La scuola vince se è motore di innovazione»: il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, parla in video a docenti e alle centinaia di studenti nella platea del teatro Brancaccio di Roma prima di annunciare i sei progetti finalisti e il vincitore della terza edizione, questa del 2022, del premio “Atlante—Italian Teacher Award”.
E in effetti l’incontro con il docente o la docente “giusti” ha cambiato le vite di chissà quanti di noi. Sono le convinzioni cheaccompagnano il premio Atlante, l’iniziativa organizzata da United Network, con la collaborazione di Repubblica e di Repubblica@ Scuola e in partnership con la Varkey Foundation che promuove il prestigioso Global Teacher Prize (il “Nobel” dei prof).
Lo scopo non è solo quello di partecipare ad un contest (per quanto prestigioso). Quello più ambizioso è di far conoscere quanto di bello, utile e importante si fa nelle scuole spesso tra mille difficoltà. Un obiettivo già realizzato con la piattaforma online: con i quasi 600 arrivati quest’anno, Atlante è probabilmente la più grande piattaforma pubblica di questo genere con oltre duemila progetti catalogati (questo l’indirizzo:
https://la.repubblica. it/professori/ ).
Ed è proprio con questo obiettivo che si è mossa la giuria (composta da Stefano Marroni, Fabia Bettini, Cristina Costarelli, Angelo Melone, Riccardo Messina, Francesca Oliva) nel complicatissimo compito di selezionare sei progetti finalisti (ognuno vincitore in una categoria: innovazione, integrazione, metodologia didattica, digitale, impegno sociale, discipline Stem scientifico-tecnologiche). Tra loro, alla fine, il premio Atlante è andato al professor Riccardo Bonomi, dell’Istituto comprensivo di Siziano (Pavia). Ritira il riconoscimento sul palco con emozione, e con un video che spiega il suo progetto: ha iniziato a insegnare la chimica usando i mattoncini Lego che vengono combinati tra loro su una base fissa di otto bottoncini.Si guarda sulla tavola degli elementi quanti elettroni ha un elemento e si prende un mattoncino equivalente: ossigeno? Un mattoncino da sei. Idrogeno? Due mattoncini da uno. Uguale H2O, l’acqua. E avanti così, fino alle combinazioni più complesse e tridimensionali.
Complicato? Alla fine del video-esempio molti in sala avevano l’aria di esser stati colti da una illuminazione. Il prof Bonomi conferma: «È il contrario della complicazione. Basta poco e diventa un grande gioco che può davvero essere fatto da tutti e con qualunque tipo di abilità. Viassicuro che dai miei studenti ho ottenuto risultati non immaginabili né da me, né da loro: si sono stupiti di se stessi. E siamo contenti che già altre scuole ci stanno chiedendo di replicare il metodo. Lo abbiamo fatto anche per questo».