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 2022  maggio 04 Mercoledì calendario

Ucraina, corazze del fabbro contro i russi

Dalle armature medievali ai sistemi di difesa personale moderni. Il passo è breve quando ti ritrovi la guerra in casa e così l’esperienza artigiana del proprio mestiere può essere convertita per sostenere lo sforzo bellico del proprio Paese.
Succede in Ucraina, dove a Zaporizhzhia, una delle più grandi città industriali dell’ex repubblica sovietica, dove si sono concentrati gli attacchi dell’esercito russo, Vadim Mirnichenko ha trasformato la sua passione per le armi storiche mettendosi al servizio delle forze ucraine.
Nella sua officina il fabbro ha quindi smesso di produrre corazze e spade per i tornei medievali e, come ha raccontato l’Agenzia France Presse, ha iniziato a realizzare uno speciale equipaggiamento protettivo per i soldati ucraini. Mirnichenko e i suoi collaboratori hanno rivettato le piastre d’acciaio utilizzate per le corazze su diversi strati di schiuma e poi hanno coperto il tutto con una spessa fascia di nastro grigio. La soluzione, testata al poligono di tiro, è risultata efficace: poteva fermare le munizioni.
Così è iniziata la produzione di questa moderna armatura, un giubbotto antiproiettile rivisitato che, grazie alle donazioni dei clienti esteri del fabbro, è stato donato all’esercito, alla polizia e alle altre forze di polizia. Un singolo pezzo costa 140 euro e ha già iniziato a fare il proprio dovere: come ha raccontato il collega del fabbro, l’artigiano Andriy Paliy. Un conoscente con addosso il sistema a placche, infatti, si è ritrovato sotto il fuoco russo e, a parte una costola rotta, è vivo grazie al dispositivo di protezione.
Mirnchenko ha affermato che la sua azienda, che ancora non ha un nome, dovrebbe essere in grado di produrre ancora una trentina di giubbotti, prima che la mancanza di metallo e i vincoli di costo li costringano a dedicarsi alla produzione di coltelli e machete. Nel frattempo i due soci continuano a migliorare il loro prototipo: ne hanno sviluppato uno con tre piastre più fini anziché due, ma i test al poligono non sono stati soddisfacenti.
Il fabbro ucraino con la passione del combattimento medievale avrebbe voluto arruolarsi: nonostante il suo addestramento tattico è stato rifiutato dall’esercito ucraino, quindi ha deciso di usare la sua esperienza nella lavorazione dei metalli per aiutare lo sforzo bellico di Kiev. «I tornei medievali sono uno sport brutale», ha detto il 39enne all’Afp, ma come ogni uomo voglio tenere una spada in mano e combattere come un cavaliere. Sono molto orgoglioso che stiamo facendo la nostra parte per aiutare il nostro Paese».