3 maggio 2022
La dote della principessa Maria Pia di Savoia
«Tasse ed imposte, dirette e indirette, insieme a provvedimenti di tesoreria, occupavano indefessamente il ministro; che in mezzo a tanto cumulo di cose e d’affari ebbe una distrazione grata nel dover provvedere alla dote della principessa Maria Pia, che andava sposa al re del Portogallo. In una cassetta foderata di velluto, in tanti pezzi da venti lire con l’effigie di Vittorio Emanuele II, fu raccolta la dote di mezzo milione, che dava lo Stato. Accompagnò il Sella la sposa a Genova, dove s’imbarcò bene auspicata e desiderata per la nuova patria, seguito da un solo Segretario; la spesa per quel breve viaggio non figurò in alcun conto. E così fu della forte spesa per il pranzo dato il giorno della inaugurazione della Corte dei Conti, la prima magistratura, che avesse giurisdizione civile su tutta l’Italia: come spesa non necessaria volle sostenerla il ministro, che era agiato sì, ma non ricco di privata fortuna. E le cose furono fatte sontuosamente».
L’anno è il 1864, il lanificio di Quintino Sella «era condominio della famiglia del padre e di quella dello zio».
Gaspare Finali Memorie Con introduzione e note di Giovanni Maioli Fratelli Lega Editori, Faenza 1955
Gaspare Finali
(Cesena, 20 maggio 1829 – Marradi, 8 novembre 1914) è stato un letterato, patriota, politico e avvocato italiano.