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 2022  maggio 03 Martedì calendario

La Russia regala il grano a Cuba

Quasi 20 mila tonnellate di grano sono un buon segno di amicizia. Soprattutto in un momento in cui il costo dei cereali ha subito un notevole aumento a causa della guerra in Ucraina. La Russia sa come farsi voler bene da Cuba: alla fine di aprile ha inviato allo storico alleato un’ingente quantità di frumento. Una sorta di regalo all’isola caraibica che inizia a risentire dell’impennata dei prezzi sulle materie prime dovuta alle sanzioni occidentali imposte al regime di Vladimir Putin.






Secondo diversi economisti, l’invasione dell’esercito russo a Kiev sta peggiorando la crisi valutaria di Cuba, minando la ripresa e creando difficoltà agli abitanti. Le importazioni, incluso il grano, hanno registrato incrementi tra il 25% e il 40%, esercitando nuove pressioni su un governo cronicamente a corto di dollari.


«Il governo cubano sta soffrendo, così come la popolazione generale e il nascente settore degli imprenditori cubani privati», ha spiegato l’avvocato canadese Gregory Biniowsky, che per decenni è stato consulente in materia di affari e investimenti a Cuba. «A breve e medio termine», ha specificato Gregory Biniowsky, «la situazione, per Cuba, appare molto complicata».


La Russia, nonostante sia ormai economicamente isolata dal resto del mondo, non ha dimenticato gli alleati cubani. L’ambasciatore russo a Cuba, Andrei Guskov, ha dichiarato che il Cremlino aveva concordato di inviare i cereali a Cuba lo scorso anno. La nave che trasportava il grano, però, è rimasta bloccata al largo dell’isola per un mese a causa delle sanzioni occidentali.




«Le restrizioni legate alle banche avevano complicato i pagamenti della Russia al mittente, rendendo impossibile per l’imbarcazione scaricare la merce e convertire il frumento in pane per i cubani», ha sottolineato Guskov. «Quel che è accaduto mostra che le misure unilaterali e coercitive adottate contro la Russia danneggiano la vita della gente comune».


La consistente donazione di grano usato per fare il pane, alimento a Cuba sovvenzionato dal governo, è l’ultima di una serie di aperture tra l’esecutivo comunista guidato da Manuel Marrero Cruz e la Federazione russa. Come ricordato dalla Reuters, Cuba, il 7 aprile, si è unita a Cina, Corea del Nord, Iran, Siria e Vietnam nel votare contro la risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu che ha sospeso la Russia dal Consiglio dei diritti umani per le violazioni segnalate in Ucraina.


Cuba e la Russia hanno una storia di collaborazione economica e militare dai tempi della rivoluzione dei barbudos di Fidel Castro del 1959. Qualche giorno prima dell’inizio dell’operazione speciale di Putin in Ucraina, la Russia ha accettato di posticipare il pagamento del debito dovuto da Cuba sino al 2027. I due governi, inoltre, hanno deciso di ampliare le varie partnership commerciali ai trasporti, all’energia, all’industria e alle banche.


La Russia, uno dei maggiori esportatori di grano al mondo, continua a esportare cereali a Cuba e ad altri partner strategici nonostante le sanzioni abbiano colpito anche il settore della logistica. Cuba sta affrontando una terribile crisi economica. I costi vertiginosi per il grano, altri cereali e combustibili hanno contribuito a gravi carenze che costringono i cittadini a fare la fila per il cibo, i medicinali e altri beni di prima necessità. Ecco perché il grano donato da Mosca, per l’isola, è ben più di un gesto di amicizia.