Il Messaggero, 3 maggio 2022
La rivincita della rapper Big Mama
«Ho sofferto di bullismo fisico, oltre che psicologico. L’arte è stata una necessità: dovevo buttare fuori l’odio che provavo per me stessa e per gli altri. Mi rendo conto che è un sentimento estremo. Ma da ragazzina odiavo tutto ciò che mi stava attorno, perché ciò che mi stava attorno mi odiava»: a parlare è Big Mama, la 22enne rapper avellinese che domenica si è resa protagonista di quello che è stato forse il passaggio più chiacchierato sui social di una delle edizioni più viste degli ultimi anni del Concerto del Primo Maggio (media del 10,4% di share su Rai3). Presentandosi davanti alla folla di Piazza San Giovanni mostrando le sue forme prorompenti con un abito aderente dai toni color carne e con un trucco Anni 80 a marcare i lineamenti rotondi del suo volto, Marianna Mammone, questo il vero nome della rapper, ha portato sul palco il tema della body positivity, come si chiama il movimento sociale nato per mettere in evidenza corpi non convenzionali: «Come potete ben vedere, da piccola non sono stata trattata bene dalle persone: Cicciona, Fai schifo, Vatti a nascondere. Ero convinta di meritarmelo, fino a quando non ho iniziato a scrivere e a credere in me stessa. Adesso sono una figa», ha detto sul palco, aprendo la lunga maratona musicale condotta da Ambra Angiolini. Big Mama ha iniziato a rappare all’età di 13 anni, cercando nella scrittura una valvola di sfogo. Nel 2016 il primo pezzo su YouTube: «Si intitolava Charlotte e parlava di una ragazzina autolesionista. C’era dell’autobiografico: mi facevo del male perché pensavo di meritarlo». Dichiaratamente bisessuale, al Concertone ha cantato Poker, nella quale si rivolge ad una ragazza. Pazienza che la body positivity sia ormai abusatissima (del movimento si fece portavoce nel music biz americano già nel 2019 Lizzo, con la hit Juice): quando la piazza le ha dedicato Sei bellissima Big Mama si è presa una rivincita nei confronti di «quel prof che alle medie si divertiva a far ridere i compagni di classe prendendomi in giro».
«Ai miei non dicevo nulla, mi vergognavo: pensavo di essere sbagliata. La prima etichetta che si fece avanti mi disse: Devi dimagrire. Se non fosse stato per il body positivity non avrei fatto nulla», racconta. Il prossimo obiettivo, dopo il tour che quest’estate la vedrà presentare il disco d’esordio Next Big Thing, appena uscito, la rapper lo ha già fissato: «Mi piacerebbe andare in gara Sanremo 2023».