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 2022  maggio 03 Martedì calendario

Netflix cancella la serie di Harry e Meghan

LONDRA Sarebbe dovuta essere la prima serie animata di Meghan Markle ma a dieci mesi dalla notizia con cui veniva annunciata al mondo intero, Pearl è stata cancellata. A prendere la decisione è stato il gigante dello streaming che lo scorso luglio l’aveva approvata, Netflix, con il quale i duchi di Sussex avevano siglato nel 2020 un contratto a sei zeri attraverso la loro nuova casa di produzione Archewell Productions. I ben informati parlano di 100 milioni di dollari, in cambio di contenuti multimediali tra serie tv, documentari, docuserie e programmi per bambini. La decisione di cancellare Pearl è stata presa in seguito alla perdita di 200 mila abbonati in pochi mesi, un calo mai avvenuto prima, causato dalla crisi economica e dall’aumento dei consumi che ha portato al titolo una perdita in borsa del 40%.
AUTOBIOGRAFICO
Si tratta di un duro colpo per la duchessa, che aveva ideato il progetto basandosi sulla propria infanzia. Tra fiction e realtà, la serie era incentrata su una bimba di 12 anni che, alle prese con le difficoltà della vita, traeva ispirazione dalle donne più influenti della storia. La serie prevedeva il coinvolgimento del marito di Elton John, il regista e produttore David Furnish. Fino a oggi i Sussex non hanno ancora prodotto alcun contenuto dalla firma del contratto. Il primo a questo punto potrebbe essere Heart of Invictus, la docu-serie sugli Invictus Games, l’appuntamento sportivo creato da Harry che vede sfidarsi i veterani delle varie nazioni in discipline paralimpiche. Le telecamere, infatti, li hanno seguiti anche in Olanda, durante il loro recente viaggio a L’Aia. Tuttavia, secondo l’esperto Tom Bower, il futuro di questo accordo economico è tutto fuorché roseo: i Sussex, dice, con ogni probabilità subiranno pressioni da Netflix per creare contenuti dall’alto valore economico. Ovvero che contengano altre dichiarazioni esplosive contro la famiglia reale britannica: «Il vittimismo è molto redditizio ma il tempo stringe. Presto non avranno più molta credibilità né stima del pubblico. In aggiunta, Netflix sarà costretta a cancellare altri programmi», ha detto al Mail Online. Non si tratta dell’unico problema in affari da quando Harry e Meghan hanno deciso di lasciare il loro ruolo di membri senior della famiglia reale. Un impiego che stava troppo stretto a entrambi ma che tutto sommato garantiva loro un tenore di vita lussuoso senza preoccuparsi di equilibri di mercato, crisi economiche e clausole contrattuali. Oltre ad aver siglato un contratto milionario con Netflix, dopo essersi trasferiti in California Harry e Meghan sono entrati anche a libro paga di Spotify e, attraverso la loro Archewell Audio, hanno promesso di realizzare dei podcast. Il primo episodio pilota nel Natale 2020 era stato un vero flop e secondo i tabloid inglesi alcuni mesi fa Spotify aveva iniziato a considerare la propria rescissione dal contratto.
FRATTURA TOTALE
E gli stessi Sussex sembravano intenzionati a mandare tutto all’aria quando si sono schierati a fianco di Neil Young e Joni Mitchell contro Spotify per la presenza nella sua libreria di The Joe Rogan Experience, podcast del comico Joe Rogan accusato di aver diffuso fake news sul Covid. «Centinaia di milioni di persone possono essere danneggiate dalla cattiva informazione ogni giorno avevano detto in un comunicato – Lo scorso aprile abbiamo iniziato a esprimere preoccupazione ai nostri partner di Spotify per le conseguenze fin troppo reali della disinformazione sul Covid sulla piattaforma. Contiamo su Spotify per apportare delle modifiche e continueremo a lavorare insieme se lo farà».    
Anche su questo fronte, quindi, le cose non sembrano andare per il meglio. Come per Netflix, sono trascorsi quasi due anni dalla stipula del contratto da 25 milioni di dollari senza alcuna pubblicazione. Il primo podcast, Archetypes, parlerà di stereotipi femminili e dovrebbe uscire – meglio usare il condizionale – quest’estate.