Corriere della Sera, 1 maggio 2022
Bill Gates soffre per il divorzio da Melinda
Il mese scorso, alla Cbs, Melinda French aveva rotto il silenzio sul divorzio da Bill Gates raccontandone tutto il dramma emotivo. Il tradimento (lui aveva avuto una storia con una donna del suo staff), la rabbia, il perdono, il venir meno della fiducia riposta nell’uomo con il quale aveva condiviso 27 anni di matrimonio, e poi il dolore e le (molte) lacrime.
Oggi, a raccontarsi in un’intervista fiume al «Times Magazine», è Bill Gates. «Melinda è sempre stata quella loquace, emotiva – dice il miliardario filantropo, ex ceo di Microsoft, incalzato dalla giornalista —. Io non sono visibilmente emotivo. Forse, da qualche parte nel mio profondo... Ho pianto leggendo The Heart (di Maylis de Kerangal). Voglio dire, questo libro ti fa piangere...». Bill Gates è famoso per molte cose: la creazione di Microsoft, la ricchezza, l’impegno nella beneficenza con la Fondazione filantropica creata con l’ex moglie. Un sodalizio che, nonostante il divorzio, tra i due sembra al momento rimanere solido. «Melinda ed io... mi sento fortunato a poter lavorare con lei. Abbiamo un rapporto stretto e complesso, abbiamo scelto di lavorare ancora insieme ma anch’io – continua Gates, riferendosi alla separazione annunciata via Twitter lo scorso 3 maggio – sto soffrendo nello stesso modo in cui sta soffrendo lei. Quando ci siamo conosciuti avevo 38 anni, lei 28. Siamo cresciuti insieme. Abbiamo fatto dei figli fantastici (Jennifer, 26 anni, Rory, 22, e Phoebe, 19, ndr)».
«Ma è stato negligente?», gli si chiede ancora. «No, ero molto serio. Ogni matrimonio, quando i figli lasciano la casa, subisce una transizione. Il mio purtroppo ha attraversato quella del divorzio. Dal mio punto di vista però è stato un grande matrimonio. Non l’avrei cambiato. Non sceglierei di sposare nessun altro. Sposerei ancora Melinda».
L’ex moglie nell’intervista di marzo non escludeva l’ipotesi di altri tradimenti di Bill: «È una domanda alla quale dovrebbe rispondere lui», aveva detto (interrogato dal Times, Gates non ha però voluto rispondere). Si era espressa con insolita durezza sulla frequentazione dell’allora marito con il miliardario pedofilo Jeffrey Epstein (trovato morto nella sua cella a New York nel 2019: per le autorità fu suicidio). «Purtroppo all’epoca – ha commentato al Times il fondatore di Microsoft – non mi rendevo conto che il frequentarlo avrebbe contribuito a dargli credibilità».