Dal corriere.it, 1 maggio 2022
COM'E' MORTA MARILYN MONROE? - A SESSANT'ANNI DA QUEL 5 AGOSTO DEL 1962, NETFLIX PROPONE UN DOCUMENTARIO DEDICATO ALLE ULTIME ORE DI VITA DELL'ATTRICE - VERRANNO RESE PUBBLICHE REGISTRAZIONI FINORA RIMASTE SEGRETE - QUEL GIORNO, MONROE TELEFONO' AL SUO PARRUCCHIERE E AL SUO PSICHIATRA: AL PRIMO DISSE CHE ERA DISPERATA E SI SENTIVA MINACCIATA DA "UOMINI POTENTI CON CUI AVEVA AVUTO RELAZIONI SESSUALI" - AL MEDICO INVECE... - VIDEO -
Lanciatissimo dalla stampa arriva su Netflix (in USA e Gran Bretagna, vedremo quando in Italia) The Mystery of Marilyn Monroe: The Unheard Tapes di Emma Cooper. È un nuovo attesissimo e «chiacchieratissimo» documentario dedicato alle ultime ore di vita di Marilyn Monroe. Per la prima volta vengono resi pubblici delle registrazioni finora segrete. Vedremo se aiuteranno a risolvere il «mistero» della bionda più atomica di Hollywood.
Erano le 3.30 della notte tra il 4 e il 5 agosto 1962. La sua governante Eunice Murray bussò alla sua porta, al 12305 di Fifth Helena Drive, a Brentwood, Los Angeles. Nessuna risposta. La donna chiamò allora il medico e lo psichiatra della diva. Fu quest’ultimo, alle 4.25 ad annunciarne la morte. E a chiamare la polizia.
The Mystery of Marilyn Monroe: The Unheard Tapes parte da qui. Da quando ufficialmente inizia il «mistero della morte di Marilyn Monroe». Su Netflix dal 27 aprile, gli anglosassoni potranno saperne di più. Magari sapere finalmente la verità. Fu davvero suicidio, come da versione ufficiale? Oppure qualcuno mise a tacere per sempre colei che era l’amante di Robert Kennedy e del fratello, il presidente JFK a cui aveva cantato Happy Birthday? Le voci e i dubbi circolarono da subito. Il documentario sembrerebbe confermarli…
Perché, come dice il titolo del docu, per la prima volta vengono resi pubblici audio finora mai ascoltati. Aggiungete le interviste esclusive a chi M.M. l’aveva incontrata nel suo ultimo giorno di vita. E in quelli subito precedenti.
«La tragica morte dell’icona hollywoodiana Marilyn Monroe ha generato voci di complotti e cospirazioni per decenni. Spesso mettendo in ombra il suo talento e personalità. Ricostruendo le sue ultime ore attraverso registrazioni inedite e le testimonianze di chi la conosceva bene, il film illumina la sua storia. Quella di una vita affascinante e complessa. Offrendo una nuova visione di quella notte fatidica»…
Tra le voci riportate nel documentario, quella che fosse incinta di uno dei due fratelli Kennedy. Viene riportata la frase dell’attrice: «Ho perso il mio bambino». Altra voce, quella che negli ultimi giorni avesse tentato di mettersi in contatto con Robert, il fratello minore allora Ministro della Giustizia. Come ha scritto Vanity Fair USA, l’attrice aveva confidato che avrebbe sposato l’uomo, già coniugato e con figli. Ne parlò in diverse telefonate ad amici.
Robert Kennedy ha sempre negato di aver incontrato l’attrice nei giorni precedenti la sua morte. E questo anche se alcuni testimoni dissero di averlo visto nei dintorni della villa di Brentwood.
Jeanne Carmen, attrice e amica di Marilyn, raccontò che l’aveva sentita per telefono. Aveva la voce stanca. Le confidò che durante la notte una voce femminile l’aveva tempestata di telefonate. «Lascia stare Bobby, vagabonda. Lascialo stare», le aveva ripetuto. Alla sua richiesta di portarle pillole e vino, l’amica le rispose di no.
L’ultimo giorno della sua vita, Monroe telefonò anche al suo parrucchiere Sydney Guilaroff e al suo psichiatra. Il primo disse che era disperata e si sentiva minacciata «da uomini potenti con cui aveva avuto relazioni sessuali». Lei gli raccontò che Bobby Kennedy era stato da lei e l’aveva «minacciata». Il secondo, che la raggiunse alle 7 di sera, la trovò «rabbiosa». Tra le 21.30/22, allo sceneggiatore Jose Bolanos, disse che lei gli rivelò qualcosa «che avrebbe scioccato il mondo». Ma non svelò mai cosa…
A tutt’oggi, le teorie complottistiche non si sono spente. Tra queste, quella che la diva sarebbe stata uccisa dall’FBI su richiesta dei Kennedy. Secondo altre fonti, sarebbe rimasta vittima della mafia.