Il Messaggero, 30 aprile 2022
Atac senza pneumatici
Seicentonovantasette pneumatici, non uno di più: tanti ne sono rimasti nei magazzini di Atac. Bastano per un centinaio di bus (dei circa 1500 in servizio), poi, se non ne arrivano di nuovi, i mezzi usciranno montando gomme sempre più lisce o dovranno essere tenuti nei depositi. E, forse, visto che i 697 sono gli pneumatici disponibili al 13 aprile, ne sono rimasti anche di meno nei magazzini. Già in strada iniziano a vedersi bus che girano con pneumatici non proprio nuovi, di quelli con il battistrada che è quasi un ricordo lontano tanto sono consumati. Dopo la notizia delle due gare d’appalto per l’acquisto di gomme andate deserte a marzo, Il Messaggero ha presentato una richiesta di accesso agli atti all’Azienda di via Prenestina per sapere quanti pneumatici erano ancora in magazzino. La risposta è stata: ci sono in totale, alla data del 13 aprile, 697 gomme.
IL MAGAZZINO
Di queste, 516 sono gomme nuove dal raggio di 22,5, utili, cioè, ai bus che montano gli pneumatici più grandi. Poi ce ne sono di ricostruite: 144 grandi e 37 da 17,5 di raggio, quindi da destinare ai veicoli più piccoli come i minibus elettrici Gulliver. Per gomme ricostruite si intendono quegli pneumatici i cui battistrada vengono semplicemente scolpiti una seconda volta, sfruttando quindi tutto lo spessore della gomma. Fra la documentazione che Atac ha fornito c’è anche quella sugli ultimi dieci acquisti di gomme: tralasciando quelli più vecchi che sono già tutti esauriti, ci sono le due gare grosse - 2500 e 800 pneumatici, - andate deserte a marzo cui hanno fatto seguito tre mini acquisti: il 25 marzo, 300 gomme, il 29 marzo altre 120 e il 27 aprile altre 270, tutti pneumatici nuovi.
IL FABBISOGNO
A maggio, poi, c’è una nuova gara un po’ più consistente, per altri 1200 copertoni nuovi. Resta il fatto che considerando il fabbisogno di gomme annuo stimabile in circa 5.500 pneumatici, l’Azienda stia praticamente con le gomme a terra. A parte la flotta su carta, stando alle carte ufficiali, sostanzialmente Atac mette in campo da 1300 a 1500 mezzi nelle giornate lavorative normali. Considerando che le vetture da 12 metri montano 6 pneumatici e le snodate da 18 metri ne usano 10, significa che l’autonomia dell’Azienda in termini di gomme è di un centinaio di mezzi. E iniziano ad arrivare le segnalazioni di pneumatici decisamente al limite: ovviamente, si tratta di una constatazione visiva, non c’è la possibilità fisica di verificare l’effettivo spesso della gomma. Ma mentre alcune vetture appaiono dotate di copertoni ben scolpiti, altre sembrano montare battistrada davvero giunti al limite.
I TIMORI
Abbiamo chiesto ad alcuni autisti. Qualcuno più preoccupato, si è limitato a rispondere «non lo so se sono lisce. Lei lo sa? Così me lo hanno dato e evidentemente va bene», chiamando subito dopo la centrale operativa e dimenticando che l’autista è penalmente responsabile delle condizioni del mezzo. Qualcun altro, invece, dopo un momento iniziale di diffidenza, si è un po’ lasciato andare. «Aiutateci. Io posso anche segnalare che la gomma è liscia ma noi abbiamo bisogno che l’Azienda si svegli. Ci fanno lavorare su mezzi indegni. Guardi lo specchietto, guardi il vano motore». Ovviamente, le vetture in questione avevano le gomme lisce, ma anche il cofano posteriore che si reggeva con lo scotch da pacchi, gli specchietti dell’autista uno diverso dall’altro. «Le gomme più lisce le mettono dietro, sull’asse posteriore dove le gomme sono accoppiate. E le mettono come gomma interna, così non si vede da fuori».