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 2022  aprile 26 Martedì calendario

La Sapienza resta la prima università in Italia

Prima università in Italia, la Sapienza svetta anche tra gli atenei di tutto il mondo. E sono ben 66 le università italiane tra le prime 2mila classificate a livello internazionale. I risultati raggiunti dal sistema universitario italiano sono buoni ma adesso servono maggiori investimenti sulla ricerca: «Altrimenti ammoniscono gli esperti la competitività dell’Italia andrà in difficoltà rispetto agli altri Paesi».

IL PRIMATO
A consegnare il primato tra le italiane all’Università la Sapienza di Roma è la classifica del Cwur, il Center for World University Rankings, che ha analizzato 19.788 università in tutto il mondo arrivando così a creare una classifica delle prime 2mila per l’anno 2022-2023. Alla base della graduatoria Cwur ci sono 4 indicatori chiave: la qualità delle facoltà e dell’istruzione, i livelli di occupazione degli ex studenti e le performance raggiunte dalla ricerca in ambiti internazionali. Secondo questi valori si confermano prime a livello mondiale l’Università di Harvard, il Mit di Boston e la Stanford University che restano infatti salde al loro posto rispetto allo scorso anno. E, allo stesso modo, conferma la sua posizione anche la Sapienza che resta prima in Italia, mantenendo anche il 113 posto nel mondo e guadagnando una posizione in più in Europa, con il raggiungimento del 37esimo posto.
«Il primato italiano di Sapienza è una conferma prestigiosa e significativa, ottenuta in un ranking elaborato sulla base di solidi criteri oggettivi ha commentato con soddisfazione la Rettrice Antonella Polimeni anche in questo ambito, come già in altre classifiche internazionali, sia generali sia specifiche per singole discipline, l’Ateneo migliora le valutazioni nei principali indicatori considerati». La Rettrice Polimeni fa riferimento al recente successo dell’ateneo in ambito internazionale con la classifica Qs World university ranking che quest’anno ha consacrato, ancora una volta, la Sapienza prima al mondo per gli studi classici e per la storia antica.Nella top ten delle università italiane, tutte concentrate nelle prime 300 sulle 2mila entrate in classifica, ci sono sul podio l’Università di Padova in 170esima posizione a livello mondiale e l’Università di Milano 179esima e, a seguire, l’Università di Bologna 181esima, l’Università di Torino 230esima, la Federico II di Napoli 238esima, l’Università di Firenze 264esima, l’Università di Pisa al 268esimo posto, l’Università di Genova al 171esimo e, in decima posizione nella classifica italiana, si piazza l’Università di Pavia con il 303esimo posto tra tutti gli atenei internazionali. L’università di Tor Vergata, dodicesima in Italia, è arrivata 331 a livello internazionale e l’Università di Roma Tre arriva invece al 683esimo posto. In tutto sono 66 gli atenei italiani rientrati nella lista Global 2000. Un buon risultato che dovrà essere però difeso. E non sarà semplice.

LA RICERCA
Secondo gli esperti del Cwur, infatti, in Italia si fa sentire la necessità di investire di più nella ricerca. «Sebbene i risultati delle classifiche di quest’anno mostrino che l’Italia ha un buon sistema di istruzione superiore – ha ammonisce Nadim Mahassen, presidente del Center for World University Rankings, illustrando i dati – dovrebbero essere investiti ulteriori finanziamenti nell’istruzione e nella ricerca, se il Paese aspira ad aumentare la propria competitività sulla scena globale. Poiché la ricerca è un fattore chiave per valutare le prestazioni delle istituzioni nazionali, se il governo non aumenta la spesa per la ricerca scientifica le università italiane avranno sempre più difficoltà a competere in futuro con le università d’élite ad alta intensità di ricerca».
Sulla vetta del mondo, ancora una volta, si posizionano l’Università di Harvard, che resta ancora una volta prima collezionando la valutazione A+ in tutti e 4 gli indicatori con uno score pari a 100, e come secondo classificato il Mit di Boston con uno score di 96,7. Terza la Stanford University con 95,1 punti di score. Tra le italiane i punti dis core sono più bassi: la Sapienza ha totalizzato 81,2 punti, l’Università di Padova 79,4 e l’Università di Milano 79,2 punti.