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 2022  aprile 26 Martedì calendario

Sulle spiagge torna l’estate pre-Covid

Prepariamo racchettoni e tamburelli, creme e costumi per l’acquagym e soprattutto prepariamoci a un’estate di arenili affollati, lettini e sedie a sdraio a contendersi l’ultimo spicchio di spiaggia libera, ombrelloni (a file o rombi che siano) che tornano a toccarsi, i disco-bar con i banconi di nuovo gremiti per un drink in piedi.
Così sarà l’estate 2022, senza Green Pass e mascherine ma ormai anche senza distanziamento (a parte quello dettato dal buon senso e dalla prudenza che nessuna regola potrà mai vietare). Ma le norme, comunque, vanno fatte e dunque ecco le nuove linee guida per un’estate che ci si augura libera dal Covid, scritte dal ministero della Salute per la fruizione di tutte le attività che negli ultimi due anni sono state condizionate da tante limitazioni.
Le spiagge innanzitutto: dall’1 maggio, data in cui in molte regioni si apre ufficialmente la stagione balneare, cade l’obbligo di distanziamento delle postazioni composte da ombrelloni e lettini che negli ultimi due anni dovevano godere di un’area di 10 metri quadri. Alcune località che vantano arenili molto ampi, come nella Riviera romagnola, per la verità hanno già fatto sapere che manterranno comunque quella distanza di sicurezza ( a Rimini addirittura si va dai 12 ai 18 metri quadri per postazione), ma altre Regioni che devono fare i conti con spazi ristretti, come la Liguria o la Puglia, hanno già emanato le ordinanze per la stagione con il ritorno alla distanza minima di 2,5 metri tra un ombrellone e l’altro sulla stessa fila e 3 metri tra una fila e l’altra. Ancora più vicini sedie a sdraio e lettini nei settori senza ombrelloni, il metro di distanza a cui ci eravamo abituati non va più garantito anche se, in teoria, i gestori degli stabilimenti hanno ancora l’obbligo di disinfettare le postazioni a ogni cambio di clienti. I cui nomi non vanno più annotati nei registri da conservare per 14 giorni per un eventuale contact tracing da contagio.
E sarà anche un’estate rumorosa visto che le nuove linee guida del ministero della Salute danno il via libera anche a tutti gli sport in spiaggia (dai racchettoni ai tamburelli, dall’acquagym al beach volley) e alle danze di gruppo. Tutto ovviamente senza obbligo di mascherina. I più pigri potranno riprendere in mano le carte negli stabilimenti come nei circoli privati confidando che il gestore le igienizzi a più riprese.
Ci si tornerà ad appollaiare anche sugli sgabelli dei chiringuiti e a sgomitare per un posto al bancone dei bar dove adesso si potrà consumare anche in piedi senza alcun distanziamento. Drink in piedi consentiti anche in discoteca dove cade ogni limite di capienza.
Gomito a gomito anche al ristorante o in pizzeria ma solo all’aperto, per chi preferirà stare al chiuso con l’aria condizionata resta l’obbligo di distanziamento di un metro tra i tavoli. Ritornano anche i buffet liberi in alberghi e ristoranti come nelle cerimonie dove, ma solo all’aperto, i tavoli potranno stare uno di fianco all’altro.
In palestra, le guide adesive sui pavimenti che limitavano le postazioni distanziate sono già sparite. E nei centri benessere anche il bagno turco è di nuovo fruibile nonostante il rischio droplet con il solo obbligo di accesso contingentato secondo l’ampiezza e una teorica distanza di due metri tra le persone. Così come le saune andrebbero in teoria arieggiati e sanificati a ogni cambio turno. Spariscono anche i guanti obbligatori per i massaggiatori: manipolazioni a mani libere a condizioni che (fino all’avambraccio) siano sanificate continuamente. E da parrucchieri e barbieri tornano le riviste.
Il resto sono tutte raccomandazioni: a non buttare via buone abitudini acquisite, dalle prenotazioni per ogni attività ai pagamenti elettronici, dai menu digitali al liquido igienizzante sempre a portata di mano.