la Repubblica, 25 aprile 2022
A Brigitte Macron pesa la vita all’Eliseo
Anche Brigitte Macron desiderava un secondo mandato? «Se fosse stato per lei, la risposta è chiaramente no. Restare altri cinque anni all’Eliseo le importa poco, è un posto dove vede meno suo marito», risponde Gaël Tchakaloff che da anni frequenta la coppia Macron alla quale ha dedicato il libro Tant qu’on est tous les deux, finché siamo noi due, frase che la moglie del capo dello Stato ha confidato all’autrice per spiegare il senso del loro rapporto sopravvissuto a tanti crash test, dalle maldicenze nella piccola provincia in cui è nata la storia tra il giovane alunno e la sua professoressa, alla macchina infernale del Château.
All’Eliseo, Brigitte svolge un ruolo cruciale ma discreto. «Non partecipa alle riunioni e non ha mansioni politiche come poteva essere Cécilia Sarkozy», continua la scrittrice. Brigitte che dà le pagelle ai discorsi del marito, ironizza sulla scelta del prossimo ministro della Cultura, insiste durante la pandemia per evitare di chiudere le scuole. In un video si vede la moglie del capo dello Stato decidere come deve vestirsi prima di un comizio. «Lo accudisce in ogni cosa, vigila anche sulla sua salute. Macron è un bon vivant, sarebbe capace di non dormire mai. È lei che lo richiama all’ordine». Tchakaloff sostiene che la storia della coppia presidenziale è “eccezionale”.
«Quando stanno insieme c’è un magnetismo incredibile, dopo 20 anni lui ancora la mangia con gli occhi». La première dame avrà 74 anni alla fine del secondo mandato del marito. «Non parla mai dell’età, non perché sia un tabù, ci scherza anche», racconta la scrittrice. «Ogni tanto dice “sono vecchia” ma ha l’energia di una quarantenne».
È stata spesso attaccata, con pessime ironie sulla differenza d’età con il marito. Qualche mese fa ha sporto denuncia contro una campagna sui social che diffondeva teorie complottiste sulla sua vera identità. «Queste cattiverie preoccupano più Emmanuel. Lei non se ne cura», osserva Tchakaloff. Anche quando c’erano state insinuazioni su una presunta relazione omosessuale di Macron, nel 2017, era stato lui a voler smentire pubblicamente le voci.
«Se fosse stato per lei non ce ne sarebbe stato bisogno. Ha una grande serenità sulla loro relazione», prosegue la scrittrice.«Brigitte è la forza di Emmanuel, ma anche il suo tallone d’Achille perché rappresenta una parte di irrazionalità». L’unico rimpianto della première dame è non poter più insegnare, dopo aver lasciato la professione quando il marito si è lanciato in politica. Non è detto che nel nuovo mandato qualcosa non cambi. «Mi ha parlato dell’idea di creare una piattaforma per dare lezioni a chi ha meno accesso all’istruzione», dice Tchakaloff. «In fondo anche la moglie di Biden continua ad esercitare il suo mestiere di insegnante».