La Stampa, 25 aprile 2022
Un nuovo virus dietro l’epatite dei bambini?
Potrebbe essere l’adenovirus la causa dell’esplosione di casi di epatite acuta pediatrica. È l’Oms ad avallare l’ipotesi nel primo report sulla nuova emergenza. Diciassette bambini (circa il 10%) dei 169 colpiti da epatite acuta di origine sconosciuta in 12 Paesi sono stati sottoposti a trapianto di fegato ed è stato segnalato almeno un decesso. Il bilancio è fermo al 21 aprile. I casi registrati hanno un’età compresa tra un mese e 16 anni. Restano ancora sconosciute le cause della malattia, anche se viene esclusa la correlazione con i vaccini «Non è ancora chiaro se ci sia stato un aumento dei casi di epatite o un aumento della consapevolezza dei casi di epatite che si verificano al tasso previsto, ma non vengono rilevati. L’adenovirus è un’ipotesi possibile e le indagini sono in corso per l’agente eziologico», scrive l’Organizzazione mondiale della sanità. Sia in Gran Bretagna, Paese dove sono stati riscontrati maggiori casi (114 tra Gb e Irlanda del Nord), che in Olanda è stato registrato un notevole aumento della circolazione dell’adenovirus e dai test era stato rilevano in 74 casi, mentre in 19 è stata trovata un’infezione da Covid più adenovirus. Diciassette bambini (il 10 per cento) sono stati sottoposti a un trapianto di fegato. A oggi è stato segnalato un decesso. Resta alta l’attenzione anche in Italia dove sono 11 le segnalazioni di pazienti in età pediatrica affetti da epatite.
Tantissime le ipotesi che hanno coinvolto il mondo scientifico sull’origine della malattia. Qualcuno si è spinto fino a ipotizzare che sia stato il lockdown e l’uso prolungato delle mascherine a mettere in condizioni precarie il sistema immunitario dei più piccoli. Ora il focus si sta spostando su un’adenovirus, di una famiglia di virus molto comuni come per esempio quello del raffreddore, e che molto raramente sfoga in epatiti acute gravi. Molti bambini hanno riportato sintomi gastrointestinali inclusi dolore addominale, diarrea e vomito che hanno preceduto la presentazione di epatite acuta grave e livelli aumentati di enzimi epatici. «Nella maggior parte dei casi non c’era febbre. I virus comuni che causano l’epatite virale acuta (virus dell’epatite A, B, C, D ed E) non sono stati rilevati in nessuno di questi casi. I viaggi internazionali o i collegamenti ad altri paesi sulla base delle informazioni attualmente disponibili non sono stati identificati come fattori», scrive l’Oms.