la Repubblica, 24 aprile 2022
Epatite sui bambini, sale l’allarme trapianto
Ha 11 anni e a marzo si è ammalato di una forma di epatite acuta così grave da rendere necessario il trapianto di fegato, che è stato eseguito a Bergamo. L’operazione è riuscita, lui sta recuperando. Il suo caso è stato inserito dal ministero alla Salute tra quelli sospettati di essere in qualche modo collegati alla forma di malattia del fegato dalle cause sconosciute che si è presentata per la prima volta in Gran Bretagna e sta provocando casi in Europa e negli Usa.
Il paziente di Bergamo è l’unico che ha richiesto il trapianto tra i dieci messi sotto osservazione dal ministero alla Salute. Sono stati diagnosticati in Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto. In una circolare ieri il ministero ha inviato la definizione di caso data dall’Oms a tutte le Regioni, invitandole a segnalare rapidamente i nuovi ricoveri. Visto che le epatiti acute delle quali non si riesce a capire la causa ci sono sempre state, anche se poche, adesso è importante capire se anche in Italia è in corso un aumento dell’incidenza.
In realtà si parla ufficialmente di “caso confermato” per i bambini fino a 10 anni che abbiano un’epatite diversa da A, B, C, D ed E, mentre per chi ne ha più di 10, come il paziente di Bergamo, la definizione è di caso “possibile”. Dei 10 casi, spiega il ministero, «2 sono in corso di valutazione per possibili ulteriori cause eziologiche, 4 sono definibili come “sospetti”, 2 come “possibili” e 2 sono “confermati"». Uno dei casi è stato visto allo Spallanzani di Roma. Sempre a Bergamo è stato ricoverato alcuni giorni fa una bambina di 6 anni e ci sono stati due ricoveri a Modena. Riguardo al piccolo di Prato ricoverato al Bambino Gesù, potrebbe essere scongiurato il rischio del trapianto. Le segnalazioni arrivate al ministero sono meno delle 17 raccolte in 42 reparti dalla Sigenp, la Società scientifica degli epatologi pediatrici.
«Non ci sono correlazioni con la vaccinazione anti Covid – scrive il ministero – Nel Regno Unito si ritiene, sulla base delle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche dei casi, che una causa infettiva sia la più probabile, ed in particolare l’infezione da adenovirus». Siccome quel virus normalmente non provoca epatiti si fa l’ipotesi, tutta da approfondire, di una sua nuova variante. Riguardo ai sintomi, gli esperti sottolineano che l’epatite acuta non è una malattia silente ma si presenta con disturbi gastrointestinali insieme all’ittero, cioè la pelle che diventa gialla.