La Lettura, 23 aprile 2022
Evviva Anna dai capelli rossi
Ottant’anni fa, il 24 aprile 1942, moriva Lucy Maud Montgomery, scrittrice canadese divenuta famosa nel 1908 con Anne of Green Gables, per noi Anna dai capelli rossi. Negli anni Ottanta e Novanta il relativo cartone animato già di prima mattina inchiodava alla tv eserciti di bambini stregati dall’indomita orfanella. L’incantevole isola di Pei (Prince Edward Island) dove l’autrice trascorse l’infanzia è anche l’incantato scenario della storia (visitatissima Green Gables, la casa-museo), la natura esce dalle pagine come dipinta. L’amore dell’autrice (a fianco) per quella terra è centuplicato da quello di Anna, quanto più senza amore tanto più innamorata del mondo intero, specie di meli e ciliegi in fiore. Con un immaginario clamoroso, deflagrante, reinventa la sua vita, la realtà è abdicata, regna la vita immaginata. Rinomina tutto, strade, boschi, fiori, laghi, vorrebbe rinominare anche il proprio nome e destino. E ci riesce. Oltre alla serie completa (8 volumi) di Anna dai capelli rossi, sono in libreria per Gallucci: i Racconti dall’isola, Cronache di Avonlea, Emily di New Moon, Emily cresce e, a breve, Il sentiero di Emily tradotto da Angela Ricci. È nata nel 1874 l’autrice, ma la sua orfanella naviga intrepida nel terzo millennio, anche su Netflix (Chiamatemi Anna).